Ancona. Ciccioli (FDI): “Non si può far finta che un terzo della popolazione carceraria italiana è rappresentato da persone affette da tossicodipendenze e/o disturbi psichiatrici”
ANCONA – “Il decesso questa notte a Montacuto del 41enne algerino arrestato per reati legati al
mondo della droga riporta, con le dovute differenze, il carcere anconetano sotto i riflettori. Sarà
l’autopsia a dire se il decesso è avvenuto per cause naturali o per cardiopatia legata alle sostanze.
Ciò non toglie che occorra porre attenzione ad alcuni dati: esattamente il 30% della popolazione
carceraria è tossicodipendente, il che comporta in maniera prevalente una doppia diagnosi di disagio
psichico e uso di sostanze. In questa casistica potrebbe essere compreso anche il 41enne. Forse
l’uomo poteva essere salvato se, nel corso di questi ultimi decenni, si fosse aumentato il numero
degli agenti di polizia penitenziaria, che vivono un quotidiano inferno. O se si fosse previsto un
rafforzamento dei servizi sanitari ad hoc per i carcerati, con focus specifico su coloro che hanno
problemi di natura psichiatrica e/o legato alle tossicodipendenze. O, ancora, se si decidesse
finalmente di ricorrere con maggiore frequenza all’adozione di misure alternative in comunità o in
strutture sanitarie, senza utilizzare la misura degli arresti domiciliari che per questi soggetti è
assolutamente inadeguata e spesso controproducente rispetto alle loro condotte. Sono
considerazioni dettate dal buonsenso e dobbiamo fare il possibile per affrontare, in modo adeguato,
la riforma del nostro sistema carcerario”. Queste le dichiarazioni del consigliere di Fratelli d’Italia
al Consiglio regionale delle Marche, Carlo Ciccioli, in merito al decesso odierno nel carcere di
Montacuto.
Ancona, 12.01.2024
Carlo Ciccioli
Consigliere di Fratelli d’Italia al Consiglio regionale delle Marche