Spettacoli

TEATRO JESI _ Mercoledì 13 marzo ore 21,15 LA LUPA di Verdi con Donatella Finocchiaro

La stagione del Teatro Pergolesi di Jesi, nata dalla rinnovata collaborazione tra la Fondazione Pergolesi Spontini, il Comune di Jesi e l’AMAT, con il contributo della Regione Marche e del MiC, prosegue mercoledì 13 marzo con il capolavoro di Giovanni Verga La lupa, progetto drammaturgico di Luana Rondinelli. La pièce – in scena anche al Teatro delle Api di Porto Sant’Elpidio il 12 marzo alle ore 21.15 – con la ritmata regia e la dinamica interpretazione di Donatella Finocchiaro regala al pubblico una versione più moderna del romanzo, ricca di desiderio e voglia di affermazione della donna.

Al termine dello spettacolo il pubblico sarà invitato a restare ancora in teatro per l’incontro/conversazione con la compagnia a cura di Luca BrecciaroliAssessore alla Cultura del Comune di Jesi.

In scena, al fianco della Finocchiaro, un cast di prim’ordine: Bruno Di Chiara nei panni di Nanni Lasca, Chiara Stassi in quelli della dolce Mara, Ivan Giambirtone che interpreta Malerba, Cosimo Coltraro nel doppio ruolo di Janu e del Prete, Alice Ferlito che è Filomena, Laura Giordani che interpreta la Prefica, Raniela Ragonese nei panni di Nela, Luana Rondinelli in quelli di Rosa, Federica D’Amore che è Lia, Roberta Amato che interpreta Grazia, Giuseppe Innocente nei panni di Bruno e Gianmarco Arcadipane in quelli di Cardillo. Le scene e i costumi sono di Vincenzo La Mendola, le musiche di Vincenzo Gangi, il disegno luci di Gaetano La Mela.

Quella che arriva in scena con questa produzione del Teatro Stabile Catania e del Teatro della Città – Catania, quindi, è una Gna Pina libera, rivoluzionaria e che si batte contro il concetto di vergogna e per affermare la propria condizione di donna autodeterminata.

«La mia Lupa – sottolinea Donatella Finocchiaro – è la donna che non si vergogna della sua sensualità e viene per questo additata dal contesto sociale perché libera, strana, diversa. Lei, che di quella tentazione amorosa e carnale per Nanni si considerava la vittima e che, in fondo, Nanni considera carnefice perché non riesce a liberarsi dalla sua tentazione. Il gioco tra vittima e carnefice è un gioco al massacro. Insieme vivono nel “peccato”, e nella follia. Forse solo la morte potrà salvarli».

Nel testo, viene quindi amplificato il punto di vista della donna e della possibilità di vivere la propria vita sentimentale e sessuale liberamente, a dispetto di un ambiente retrogrado sempre pronto a puntare il dito contro quello che succede nelle vite e nelle case degli altri. Una lettura al femminile, quindi che esalta alcuni aspetti dell’opera verghiana.

«È una Lupa tridimensionale – spiega Luana Rondinelli – in cui abbiamo dato spessore ai personaggi e soprattutto a Gna Pina con il suo carattere rivoluzionario e libero. Donatella ha voluto sottolineare questo aspetto anche con un’ambientazione diversa, spostata in avanti, ovvero nella campagna siciliana degli anni ’50, quando la rivoluzione femminile e la libertà sessuale erano ormai alle porte. L’idea è quella che passionalità e alchimia siano cose naturali per qualunque essere umano e quindi anche per le donne».

I movimenti di scena sono a cura di Sabino Civilleri, scene e costumi di Vincenzo La Mendola, musiche di Vincenzo Gangi, disegno luci di Gaetano La Mela.

Biglietti platea e palchi esauriti, biglietti di loggione € 12 in vendita solo presso la biglietteria del Teatro Pergolesi 0731 206888, mercoledì 13 marzo dalle ore 9.30 (50 posti) e dalle ore 17 (50 posti).

Inizio spettacolo ore 21.

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Simona Marini

Area Ufficio Stampa – Press Office Area

Fondazione Pergolesi Spontini
Teatro G.B. Pergolesi