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Lettera al Presidente del Consiglio dei Ministri

Fermo 25.052024                                                        All’On.le Presidente del Consiglio

                                                                                    GIORGIA MELONI

                                                                                     Palazzo Chigi – piazza Colonna n° 370

00187  ROMA

 

 

Signor Presidente del Consiglio,

le chiedo anticipatamente scusa per il disturbo, qualora dovesse capitargli tra le mani il mio plico, comprenderà dando un fugace sguardo alla rassegna stampa come non c’erano oramai più che alcune residue opzioni, né facili, né agevoli.

Da anni con altre associazioni, comitati di cittadini e amministratori di condominio ho avviato una serie di azioni mirate al risanamento di un quartiere periferico della città di Fermo, Lido tre Archi, per il quale tra l’altro il Comune aveva a disposizione 8 mln di euro attraverso il bando per le periferie.

Il denaro, tanto, non ha cambiato il volto del quartiere, semmai fosse stato speso per questo scopo, mentre negli anni la situazione si è fatta notevolmente più grave e complessa.

Lido Tre Archi è una delle maggiori piazze di spaccio della costa, ospita fino a 40 etnie, soffre di una costante tendenza all’occupazione degli alloggi, una maranza di tunisini, con cani di grossa taglia, tiene in scacco il quartiere dove settimanalmente avvengono reati gravi, mentre i reati “minori” contro il patrimonio, danneggiamenti e piccoli furti spesso non vengono neppure più denunciati.

Nel 2020 con gli altri componenti del coordinamento per la sicurezza del quartiere abbiamo firmato con il comune un memorandum sulla sicurezza, ben presto disatteso, basti pensare che per avere il controllo di vicinato abbiamo dovuto aspettare tre anni, mentre nei comuni vicini veniva concesso in quindici giorni.

Questo aspetto tira in ballo i rapporti pressoché inesistenti con le istituzioni, almeno fino al 2021. Il primo incontro fattivo con la Prefettura si è tenuto dopo l’arrivo del dott. Rocchegiani e solo allora è iniziata una proficua collaborazioni unitamente alle forze dell’ordine. A queste ultime, Finanza, Carabinieri e Polizia devo riconoscere l’abnegazione e i sacrifici personali, viste le carenze di organico, per cercare di porre un argine al  malaffare nel quartiere, anche a scapito dell’incolumità personale.

Purtroppo non è sufficiente! Il quartiere per le sue peculiarità e la sua pericolosità ha assunto un ruolo di contagio per i centri limitrofi, dove oramai si compiono la maggior parte dei reati e la movida diventa ogni settimana più violenta e priva di freni, con grande preoccupazione delle attività economiche e dei cittadini inermi.

Lei Signor Presidente ha affrontato con decisione il degrado del Parco Verde di Caivano o di Tor Bella Monaca, identiche periferie degradate, a Lido Tre Archi non mancano le strutture, forse non sono proprio quelle che ci vorrebbero, serve un presidio fisso delle Forze dell’Ordine.

Non mi nascondo le difficoltà, ma sono pure consapevole della necessità di una svolta nella lotta alle piazze di spaccio, (Fermo è tristemente in testa alla classifica per morti per droga), alle occupazioni abusive, alla escalation prevista e prevedibile dei fenomeni malavitosi, con tutto il corollario di reati connessi e con la insicurezza generata nei cittadini.

Termino sottolineando un altro dato negativo rappresentato dalla numerosità dei soggetti in detenzione domiciliare nel quartiere, spesso nello stesso stabile, in violazione a precise norme di legge. Discorso analogo per il possesso dei cani di grossa taglia da parte di pregiudicati e diffidati, anche in questo caso in barba ad un preciso regolamento del Ministero della Sanità.

Colgo l’occasione per inviarle i migliori auguri di buon lavoro con l’auspicio possa trovare qualche momento da dedicare al nostro non trascurabile problema.

Fermo 25.05.2024

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