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Il rocker cattolico Morrissey chiede al Papa di porre fine alla benedizione delle corride da parte della Chiesa

Roma – Questa mattina, l’iconica star Morrissey ha inviato una lettera a Papa Francesco esortandolo a vedere che il tormento e l’uccisione dei tori “è in palese contraddizione” con gli insegnamenti del santo patrono degli animali, San Francesco, omonimo del Papa, e chiedendogli di porre fine ai vergognosi legami della Chiesa con questo crudele sport sanguinario.

Notando che molti festival di corride in tutto il mondo si tengono in onore di santi cattolici, Morrissey scrive: “I preti vestiti con tonache torturano i tori in nome della Chiesa e l’uccisione dei tori viene usata per ‘celebrare’ le feste dei santi! Queste abominazioni devono finire e solo Lei può porvi fine. Per favore, per favore lo faccia. … Non potrà mai essere un protettore degli animali finché la corrida e il cattolicesimo vanno a braccetto”.

Durante tali eventi, gli aggressori a cavallo conficcano le lance nella schiena e nel collo di un toro prima che altri spingono con forza le banderillas nella schiena, causando agonia all’animale ogni volta che gira la testa e compromettendone la mobilità. Infine, quando il toro diventa debole per la perdita di sangue, un matador appare e tenta di ucciderlo infilando una spada nei polmoni. Alla fine dello spettacolo sanguinoso viene usato un coltello per recidergli il midollo spinale. Il toro può essere paralizzato ma ancora cosciente mentre gli vengono tagliate le orecchie o la coda come trofeo e il suo corpo viene trascinato fuori dall’arena. Decine di migliaia di tori vengono torturati e uccisi in questo modo ogni anno.

“Se la Chiesa non condanna queste atrocità, non saranno solo i tori a perdere lentamente sangue, ma anche la rilevanza del cattolicesimo tra i giovani. Come cantavo una volta, vogliamo tutti che il toro sopravviva. E così è. Per favore, mostri pietà e gentilezza verso questi animali e condanni la corrida”, conclude la lettera di Morrissey.

La PETA, il cui motto recita in parte che “gli animali non sono nostri da usare per l’intrattenimento o da abusare in nessun altro modo”, si oppone allo specismo, una visione del mondo basata sulla supremazia dell’essere umano. Per maggiori informazioni, si prega di visitare PETA.org.uk o seguire il gruppo su FacebookXTikTok o Instagram.