Politica

Sindacati su sanità Senigallia

Prima del periodo feriale CGIL CISL UIL e le rispettive categorie dei pensionati, insieme a tutti i
sindaci del territorio senigalliese, all’ATS n. 8 e il Direttore del Distretto Sanitario si erano riunite
per discutere delle sempre crescenti criticità sanitarie e socio sanitarie emergenti nel territorio.
L’incontro, che aveva registrato un’unanime condivisione delle problematiche
rappresentate dal sindacato e delle soluzioni da porre in atto, si era concluso con l’elaborazione
di una lettera ed una richiesta di incontro urgente inviata alla Regione Marche.
Le criticità emerse destano particolare preoccupazione, anche sul piano della tenuta sociale
delle comunità, ed in tal senso si evidenziano alcuni delle problematiche che gravano in modo
particolare sui soggetti anziani e fragili.
In primo luogo permane il tema delle lunghe liste d’attesa per visite specialistiche, legate
alla carenza di personale chiamato in questo periodo ad effettuare prestazioni aggiuntive,
mentre permangono ad oggi delle criticità al CUP anche se si registrano le prime assunzioni
attese. Permane una grave carenza della Continuità Assistenziale (Guardia Medica) dovuta
purtroppo alla ormai cronica mancanza di personale medico strutturato. Si precisa che a fronte
di una dotazione organica di 24 unità sono soltanto 2 gli operatori che hanno contratti a tempo
indeterminato.
Si è altresi ancora in attesa di conoscere la disponibilità concreta dei circa 3 mln di euro messi a
bilancio nella nostra zona dal PNRR per il potenziamento delle attività di Assistenza Domiciliare
Integrata (ADI).
L’ospedale di Senigallia vive una condizione di profonda criticità, caratterizzata da accessi
al pronto soccorso impropri per oltre l’80% dei casi, che portano ad un aggravio del tempo
medio di ricovero ospedaliero.
In questo contesto non è più rinvabile la costituzione di un Ospedale di Comunità a
Senigallia, ovvero quella struttura intermedia post ospedaliera, che risolverebbe molti problemi
relativi ai ricoveri impropri, tempi ricovero, costi eccessivi, ecc. È innegabile che questo territorio
risulti maggiormente penalizzato a livello regionale con soli 8 posti letto di Ospedale di
Comunità a fronte di una media regionale per ogni distretto di 39,8 posti letto per 1000 abitanti.
A tale riguardo esiste un un progetto condiviso che sfrutterebbe la presenza di una struttura
già pronta (ex IRAB) che attende ormai da due anni la risposta dell’assessore regionale alla
Sanità.
Questo progetto presentato dalla direzione del distretto, ATS n. 8 e appoggiato da tutti i soggetti
che hanno scritto la lettera, serve a dotare la città di Senigallia di 40 posti letto collocati
presso la Fondazione Città di Senigallia, ridistribuire 59 posti letto di Residenza Protetta alle

strutture residenziali e convenzionare 41 posti letto di residenza protetta aggiuntivi, così da
poter sfruttare, complessivamente, 100 posti letto.
Ci sono poi una serie di carenze/assenze che perdurano da tempo, che si riassumono per
titoli (Casa di Comunità HUB a Senigallia, Case di Comunità (Spoke) previste e non ancora
realizzate nei comuni di Arcevia, Serra de Conti, Ostra, Ostra Vetere e Trecastelli, le strutture di
ricovero a lungo termine per pazienti cronici (RP, RPD) sature, su 567 posti letto, 300 persone
sono in lista d’attesa per un ricovero, sottodimensionamento dei servizi territoriali specialistici
UMEE e UMEA (unità multidisciplinari per la tutela della disabilità dei minori e adulti) ed il
Consultorio familiare.Necessita altresi riqualificare con i fondi già stanziati gli spazi della RSA di
Corinaldo e potenziare il presidio di Arcevia, oltre che i servizi specialistici territoriali, con
particolare riferimento al Servizio Salute Mentale e SERT)
A fronte di questa situazione CGIL CISL UIL e SPI FNP UILP della zona di Senigallia, insieme
ai sindaci, ATS e Direzione Sanitaria hanno elaborato delle proposte concrete alla regione, per
affrontare e risolvere queste criticità, ma urgono risposte , da tempo sollecitate , da parte della
Regione
Le scriventi solleciteranno la Regione e la Direzione della Ast due affinche’ giungano risposte a
quanto con chiarezza esplicitato nella comunicazione inviata dai Sindaci , ATS n.8, Distretto e
CGIL CISL UIL e SPI FNP UILP, nel dei ruoli delle scriventi e dei contenuti proposti.
Le organizzazioni sindacali si attiveranno con iniziative a sostegno dei contenuti della lettera.