Fermo: Fatture false per 40mln tre indagati
Ammonta a 40 milioni di euro un giro di fatture false scoperto dalla Guardia di Finanza di Ascoli nell’ambito
dell’operazione «Betrug», che ha portato al sequestro di due immobili e di uno yacht, oltre a rapporti bancari. Tre imprenditori sono stati denunciati per dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti e indebita compensazione. L’indagine è stata coordinata dal procuratore di Fermo Domenico Seccia e del pm Alessandro Piscitelli e ha coinvolto innanzitutto un imprenditore che, attraverso una società costituita nella provincia di Fermo, gestiva il commercio all’ingrosso, sull’intero territorio nazionale, di componentistica elettronica e informatica. I prezzi praticati al consumo, alquanto convenienti e concorrenziali, sono risultati il frutto del sistema fraudolento che, come accertato nel corso delle indagini, era alimentato da altre cinque società italiane fantasma – le cosiddette cartiere- con sede dichiarata a Roma, Torino e Milano; sul fronte estero, le aziende fornitrici sono risultate di diritto tedesco. La merce veniva ceduta solo cartolarmente dalle società fantasma italiane a quella fermana con la pratica del sotto-costo, ossia a un prezzo inferiore a quello di acquisto dai fornitori tedeschi.