Civitanovese Matelica 1-0
CIVITANOVA MARCHE – A distanza di 24 ore, non si spegne la
soddisfazione in casa Civitanovese per la vittoria di grande prestigio ottenuta
ieri, all’esordio stagionale, contro la “corazzata” Matelica, nel primo dei tanti
derby tra marchigiane del campionato 2014/2015 di Serie D.
Soddisfazione per il risultato raggiunto e per l’ottimo numero di tifosi accorsi
al Polisportivo ad applaudire il primo successo rossoblu, ma piedi già ben
saldi per terra e testa alla prossima, delicatissima gara.
Prima trasferta prevista in casa della Vis Pesaro, che dopo la sconfitta al
debutto e l’onta della “manita” nel derby di Coppa Italia, ha nelle ultime ore
esonerato il tecnico Possanzini, senza al momento averne annunciato il
successore .
Mister Mecomonaco, nella conferenza stampa post-gara di ieri, ha ribadito
un concetto più volte espresso, facendo leva sul forte spirito di gruppo e
sacrificio che servono per ottenere risultati importanti:
«Chi ben comincia è a metà dell’opera. I ragazzi sono stati encomiabili, sono
molto soddisfatto della loro prestazione di oggi – ha esordito il tecnico davanti
ai taccuini dei giornalisti – e dell’attenzione che hanno rivolto alla gara. Il
Matelica è una squadra esperta e quadrata, con degli elementi di grande
spessore, ai quali sapevamo di poter concedere qualcosa, soprattutto perché
siamo all’inizio, dunque ancora in cerca della migliore condizione».
«Questa vittoria però è fondamentale – ha proseguito Mecomonaco – perché
secondo me ci darà lo slancio per continuare a lavorare bene: certo è che, se
continuiamo con la voglia e la professionalità che abbiamo visto, ci possiamo
togliere belle soddisfazioni. Sono molto contento, soprattutto per i tifosi: ho
sempre sostenuto che siamo noi a dover riportare la gente allo stadio, ed
oggi il pubblico ci ha ripagato con grande passione. Ci impegneremo quindi al
massimo, partita dopo partita, per dare continuità a gioco e risultati».
A fargli eco, due dei giocatori più esperti presenti nella rosa allestita dal
Direttore Generale Bresciani e dal Direttore Sportivo Muscariello, entrambi
classe 1982: Riccardo Cossu, pilastro della difesa, che ieri ha bagnato le
polveri alle temibili “bocche da fuoco” matelicesi, ed il match-winner della
gara, capitan Amodeo.
«Il lavoro paga sempre, ciò che conta è stare sempre sul pezzo, partita dopo
partita, secondo dopo secondo – le prime parole del centrale ex Bastia
Umbra, che ha ricevuto i complimenti della stampa per la buona intesa con
il compagno di reparto Gialloreto – Era normale che in una squadra così
nuova ci volesse del tempo per conoscersi e migliorare certi sincronismi, per
prendere bene le misure. L’importante è chiunque stia meglio e sia chiamato
a scendere in campo abbia il fermo obiettivo di portare la Civitanovese più in
alto possibile».
Sulla stessa riga bomber Giovanni Amodeo, match winner di questo esordio
felice: rete-vittoria dedicata alla famiglia, che da anni lo segue paziente, nel
suo “peregrinare” gonfiando le reti di tutta Italia.
Oltre alla encomiabile prestazione personale, impreziosita dal sigillo nel
tabellino marcatori, il capitano ha minuziosamente analizzato la prestazione
di gruppo, lodandone il carattere: «Credo che sia stata fatta da parte di
tutti una buona gara: la squadra ha saputo lottare quando c’era bisogno e
creare nei momenti giusti. Potevamo forse chiudere il conto, raggiungendo
il raddoppio: avevamo però di fronte un’ottima avversaria. Averla battuta dà
ancora più valore a quanto di buono è stato fatto: se cinque o sei giocatori,
compreso me, escono dal campo con i crampi vuol dire che si è dato tutto e
questa nello sport è la cosa più importante».
Prevedibile, invece, il rammarico in casa Matelica, con il tecnico Gianangeli
che, davanti ai microfoni, a caldo, non nasconde la delusione per una gara
giocata con buona intensità e senza troppi rischi, che però non ha dato i frutti
sperati.
«Sappiamo tutti che nel calcio ha ragione chi fa un gol più degli altri – la sua
disamina – oggi lo ha fatto la Civitanovese, ci rimbocchiamo le maniche ed
andiamo avanti, con tanto impegno e tanta umiltà».