Accanimento amministrativo, agonia di una città!
Continua l’accanimento amministrativo del Sindaco di Fermo pur in presenza di nuovi e più significativi distinguo dalla maggioranza. L’ultimo in ordine di tempo, forte e circostanziato è stato quello del rappresentante di SEL Morroni. In Consiglio Comunale ha letto un vero e proprio atto di accusa nei confronti del Sindaco, che aveva come argomento centrale e irrinunciabile il rinnovo dell’incarico dirigenziale all’Ing. Rongoni. Troppo evidenti e troppo scoperto l’intento del Sindaco e la sua subalternità a certa politica messe in evidenza da Morroni. Purtroppo non è l’unico e l’ultimo episodio di una amministrazione sfilacciata nella quale il Sindaco si dichiara “meteora” e dichiara di voler tornare a fare il libero cittadino alla scadenza del mandato. Troppo Comodo signora Brambatti. Dopo il suo costante accanimento amministrativo con la conseguente maggiore agonia per la città, ha voluto tenere in piedi una maggioranza inesistente e portare avanti una amministrazione senza qualità e quantità. Troppe scempiaggini e scelte semplicistiche o semplicemente prive di contenuti seri. Nessun serio provvedimento in ordine alla valorizzazione e vendita del patrimonio comunale, a meno che due cartelli infissi nel terreno non vogliano significare voler vendere Rocca Montervarmine. Nessun progetto serio per il ricollegamento delle contrate e delle frazioni con il centro storico. Fallimento su tutti i fronti pe r l’alienazione della Casina delle Rose. Pasticci in discarica e forse qualche centinaio di migliaia di euro in meno di incassi per l’immondizia da fuori comune? Gestione del personale da dimenticare. Rilancio del centro storico un bluff. Rapporti con la città e i suoi corpi intermedi al minimo storico. Compagine amministrativa fatta da improvvisatori e improvvisati, ma lo sa Sindaco che si improvvisa solo in teatro e questa sua giunta è un’autentica tragedia. Purtroppo ancora una volta a farne le spese è la città, anche la sua città, dove vuole tornare da semplice cittadina dopo un’esperienza dura e poco onorevole.
ARES