Ottimismo e ingenuità
L’ultima tegola sul governo Renzi non è tanto la mega inchiesta romana sul malaffare in Comune in Regione, quanto il declassamento del debito italiano da parte delle società di rating. Il Premier solito spargere ottimismo a piene mani o è un ingenuo o è un illuso. In un Paese fortemente provato dalla crisi economica, con una economia in forte rallentamento, il debito pubblico in crescita, tassi di disoccupazione stratosferici, malaffare e criminalità imperante, burocrazia parassitaria ancora al proprio posto, spargere ottimismo è da inetti colpevoli. Seppure occorre ribadire che molta parte dei nostri problemi di natura economica derivino da politiche sovranazionali e da scelte deleterie di alcuni paesi, volte a salvaguardare un regime deflazionistico, contro la ripresa dell’inflazione è pur vero che nessuno alza veramente la voce in Europa per dire che ricette come quelle attuate a Bruxelles hanno messo i ginocchio paesi come il Giappone e quindi sarebbe utile e necessario cambiare rotta. Giusto tenere sotto controllo i Paesi spreconi come il nostro, ma ridurci allo stremo è tutt’altra musica. O Renzi se ne dà per inteso o tra qualche mese sarà troppo tardi e non sarà neppure più salvifico tornare a votare, tanto ci andranno in pochi e le derive potrebbero essere pericolose.
ARES