I LAVORATORI DELLE PROVINCE IN PIAZZA IL 12 DICEMBRE
I tagli ai trasferimenti alle Province, nonché il rispetto dei vincoli posti dal Patto di stabilità
interno e dai tetti di spesa sul personale hanno già indebolito questi Enti.
Di ciò ne ha risentito sia il mantenimento di servizi essenziali, sia il personale dipendente
a cui, in molti casi, è stata ridotta anche una quota di salario accessorio e oggi rischia di
essere vittima di processi di mobilità inaccettabili.
DICIAMO NO alla Legge di stabilità: una manovra che taglia 3 miliardi in tre anni e che
rischia di eliminare i servizi oggi offerti provocando situazioni di dissesto finanziario in
quasi tutti gli Enti.
Con questi tagli sono compromessi i servizi legati all’edilizia scolastica, la viabilità delle
strade provinciali, gli interventi contro il dissesto idrogeologico, le politiche attive del
lavoro, la tutela dell’ambiente.
Alle Province devono essere attribuite le funzioni di area vasta e di coordinamento,
nell’ambito del processo di completamento del riordino degli Enti locali, e devono poter
godere della necessaria autonomia finanziaria. Qualsiasi riforma deve coinvolgere le
lavoratrici ed i lavoratori del settore.
Il 12 dicembre, allo sciopero generale di CGIL e UIL, le lavoratrici ed i lavoratori delle
province marchigiane saranno in piazza assieme a tutti gli altri lavoratori per cambiare
una manovra che continua nella politica dei tagli lineari e non aggredisce sprechi e spesa
improduttiva, per un riordino del sistema delle autonomie locali partecipato e condiviso,
per la salvaguardia dei posti di lavoro e per la stabilizzazione dei lavoratori precari.