Ricapitalizzazione BM, una svolta?
La cordata di imprenditori interessata a partecipare alla ricapitalizzazione di Banca Marche «ha fatto i compiti che si era data», e il progetto di fatto è pronto, ma ci sono ancora «un paio di variabili» da valutare prima di presentarlo pubblicamente. Lo dice l’avvocato Paolo Tanoni, portavoce della cordata, facendo riferimento allo stress test della Bce che coinvolge, come tutte le altre banche, l’istituto di credito potenziale partner dell’operazione.
Banca Marche è commissariata dallo scorso ottobre, e i due commissari nominati da Bankitalia, Federico Terrinoni e Giuseppe Feliziani, non hanno ancora indicato tempi e modi dell’aumento di capitale. L’ultimo presidente di BdM, Rainer Masera, aveva ipotizzato una ripatrimonializzazione pari a circa 500 milioni di euro, salvo ulteriori valutazioni sulla qualità del portafoglio della capogruppo, che fra il 2012 e il 2013 aveva accumulato un deficit di quasi 800 milioni di euro. Per Tanoni, i numeri dell’aumento di capitale richiesto «non dovrebbero discostarsi di molto» da quelli già noti.