Italia, paese impoverito e schiacciato dalle imposte
Istat, pressione fisco a livelli svedesi,44,1% in 2012– La pressione fiscale continua a crescere in Italia e sfiora i livelli svedesi. Nel 2012 – si legge nel Rapporto Istat ”Noi Italia” – ha raggiunto il 44,1% (dal 42,5% nel 2011 e il 41,3% del 2000) a fronte del 44,7% in Svezia, dato in deciso calo dal 51,7% registrato nel paese scandinavo nel 2000.
24,9% famiglie con disagio economico – In Italia una famiglia su quattro è in una situazione di ”deprivazione” ovvero ha almeno tre dei 9 indici di disagio economico come ad esempio non poter sostenere spese impreviste, arretrati nei pagamenti o un pasto proteico ogni due giorni. Lo si legge nel Rapporto Noi Italia dell’Istat secondo il quale l’indice e’ cresciuto dal 22,3% del 2011.
Solo 6 su 10 a lavoro tra 20-64 anni,lontani target Ue – In Italia lavorano solo 61 persone su 100 tra i 20 e i 64 anni un livello che è ancora di 14 punti inferiore al target europeo 2020 (75%). Lo si legge nel Rapporto Istat ”Noi Italia” nel quale si sottolinea come nel 2012 per le donne occupate il dato sia ancora peggiore (solo il 50,5%). Peggio dell’Italia fanno solo Spagna (59,3%) e Grecia (55,3%)
Spesa sanitaria famiglie pari a 1,8% Pil – Nel 2011 le famiglie italiane hanno contribuito con proprie risorse alla spesa sanitaria complessiva per una quota pari al 20,6% (oltre – 2 punti percentuali rispetto al 2001). La spesa sanitaria delle famiglie rappresenta l’1,8% del Pil nazionale, e ammonta mediamente a 949 euro per le famiglie del Mezzogiorno e a 1.222 euro per quelle del Centro-Nord.