Artigiani pronti per la sfida milanese del Micam 2014.
“L’artigiano si presenterà al Micam come sempre in maniera propositiva, con i prodotti
d’eccellenza per cui siamo noti in tutto il mondo e che rappresentano storia, tradizione, cultura e
saper fare del nostro territorio.
Tuttavia, nonostante l’impegno per la partecipazione alla fiera sia massimo non possiamo fare
a meno di considerare alcuni aspetti critici della congiuntura economica attuale, che rendono
l’artigiano e il piccolo imprenditore poco sereni”.
Sono le parole del Presidente della CNA Provinciale di Fermo Paolo Silenzi alla vigilia
della partenza per il Micam 2014 di Milano, la vetrina calzaturiera internazionale più attesa per
la presentazione delle collezioni autunno/inverno in scena alla Fiera Milano Rho dal 2 al 5 marzo
prossimi.
Impossibile affrontare la sfida della fiera senza dare uno sguardo ai numeri relativi alle imprese
artigiane del comparto calzaturiero: secondo le elaborazioni del Centro Studi Sistema della CNA
delle Marche, il 2013 si è chiuso con la metà delle microimprese del settore in difficoltà produttive
o di mercato e con solo il 10-15% dei casi in fase di miglioramento; la situazione degli investimenti,
inoltre, resta piuttosto grave e, al momento, non sembra destinata a migliorare, dato che riguardano
meno del 10% delle imprese e non sono previsti in aumento.
Quindi, ben venga la fiera, ma con gli occhi sempre aperti: “Bisogna prendere atto – prosegue
Silenzi – dell’oggettivo calo dei consumi che è oggi una realtà nel nostro Paese e che è necessario
tenere ben presente. A questo, nel caso del calzaturiero, dobbiamo aggiungere il cambio sfavorevole
di alcune valute estere: in Russia il rublo ha subito una svalutazione del 20%, mentre quella dello
yen giapponese è pari al 30%.
Questo determina un calo degli acquisti da parte di quei mercati per noi consolidati e sui quali il
calzaturiero punta. Inoltre i budget per gli acquisti si sono ridotti di molto e i buyer non fanno più
magazzino, optando soprattutto per acquisti a breve-medio termine”.
Secondo il presidente Silenzi, questi sono gli aspetti che hanno determinato un serio cambiamento
nel panorama commerciale del settore calzatura, sia dal punto di vista della vendita che della
penetrazione del mercato: “Ecco perché lo spirito con cui l’imprenditore calzaturiero va al Micam
è quello di un cauto ottimismo: il contesto economico in cui viviamo ci costringe ad una sfida
quotidiana, che mette a dura prova il sistema così come lo conoscevamo ma che ci permette di
aprirci a tutte quelle politiche innovative che la CNA sostiene e che oggi devono necessariamente
diventare realtà”.
Infine, una considerazione anche sul nuovo Governo: “Troppa burocrazia, cuneo fiscale
insopportabile, accesso al credito ancora difficile: il 18 febbraio eravamo 80 mila in piazza del
Popolo a Roma per farci sentire. Ci aspettiamo risposte definitive, non ci accontenteremo delle
promesse”.
Saranno i calzaturifici “Penelope” (Montegranaro), “Rosina” (Porto Sant’Elpidio) e
“Colepio” (Porto Sant’Elpidio) le aziende dell’unione Federmoda che la CNA Provinciale di Fermo
porterà, grazie alla collettiva organizzata e sostenuta dall’azienda speciale dell’ente camerale “Fermo
Promuove”, al theMicam 2014 di Milano.
In fiera saranno presenti anche quattro delle otto aziende che formano la rete di imprese della CNA di
Fermo “Modart”: “Rodà”, “Gianròs”, “Michele Secchiari”, “Bruno Parmigiani”.
L’artigianato sarà presente anche nello spazio istituzionale allestito dalla Camera di Commercio di
Fermo, con Mauro Testella (“Bottega Vasì”, Montegranaro) e la sua linea esclusiva di accessori in
pelle per uomo, le creazioni della designer di calzature fermana Cristina Franceschetti e le borse di
Arianna Pangrazi (“Aria”, Monte Urano).