Fondazione Casisj potrebbe svalutare partecipazione in BdM
JESI – Proposta di svalutazione prudenziale delle azioni. E’ quantro discuterà il prossimo Cda della Fondazione Cassa di Risparmio di jesi. Viste le perduranti incertezze sul futuro di Banca Marche, e i quasi 800 milioni di perdite accumulati dall’istituto tra il 2012 ed il bilancio del primo semestre del 2013, il Cda della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi è intenzionato a «svalutare a scopo prudenziale» le 137.369.354 azioni detenute nella banca conferitaria, pari al 10,78% del capitale sociale di BdM, attualmente commissariata da Banca d’Italia. Lo ha confermato il presidente della Fondazione Carisj, Alfio Bassotti.
Bassotti non ha aggiunto ulteriori dettagli sulla proposta di svalutazione, che verrà discussa dal consiglio venerdì prossimo, come passaggio preliminare all’approvazione del bilancio dell’ente da parte dell’organo di indirizzo, prevista entro fine aprile.
La quasi totalità del patrimonio della Fondazione Casisj – pari nel 2012 a circa 126 milioni di euro – è investita in azioni e obbligazioni di Banca Marche. Nel 2012, l’ente aveva deciso di non procedere all’aggiornamento patrimoniale del valore delle azioni detenute in BdM, e di inserire in bilancio un prezzo di carico delle azioni bloccato su valori pre crisi in virtù della deroga concessa anche alle Fondazioni bancarie «di valutare i titoli non destinati a permanere durevolmente nel patrimonio non già in base al loro valore di mercato ma al loro valore di iscrizione», allo scopo di evitare l’emersione di ingenti masse di minusvalenze.
Una linea d’azione condivisa, lo scorso anno, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro (che detiene il 22,51% del capitale sociale di BdM), ma non dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Macerata (pure al 22,51%). Quest’ultima nel 2012 ha svalutato del 15% il valore delle azioni in BM ed ha confermato per il 2013 una ulteriore svalutazione di circa il 25% per una contrazione di patrimonio stimabile in circa 70 milioni di euro in due anni.