Alleanza NCD, UdC e gruppi parlamentari in comune

Alleanza elettorale e abbraccio mortale! Potrebbe essere questo lo schema emerso dall’assemblea congressuale dell’Ncd di Alfano, favorevole all’alleanza elettorale con l’Udc di casini e intanto vengono messi in comune i gruppi parlamentari. La strategia appare chiara, intercettare i voti in uscita da FI, le cui liste per le europee parrebbero piuttosto deboli e diventare un punto di riferimento stabile nel centrodestra. Facile a dirsi, più complicato realizzarlo. Primo le alleanze elettorali in genere non portano alla sommatoria dei voti ed anzi non sono mai state sommamente gradite dall’elettorato. Secondo nel centro destra c’è una forte competizione, la presenza di Fratelli d’Italia non è da sottovalutare, poi c’è Scelta Civica e occorrerà verificare il posizionamento dei Popolari. I voti in uscita da FI, non pochi stando alle ultime rilevazioni, ma occorrerà aspettare almeno la presentazione delle liste per capire dove potrà esserci lo smottamento,  prenderanno direzioni diverse, alcuni andranno sicuramente verso il M5s e una quota è destinata all’astensione complice l’assenza di Berlusconi dalle liste. Gli ultimi rilevamenti infatti danno in crescita Fratelli d’Italia mentre a calare sarebbe proprio l’alleanza NCD UDC. L’impegno di Alfano, volto al recupero del voto degli elettori dell’ex premier è lodevole, ma non è  certo riesca, complice il posizionamento dell’Ncd, della composizione delle sue liste, delle alleanze con spezzoni della vecchia politica, anche se ad onor del vero in questo frangente fare di necessità virtù è quasi d’obbligo. Certo con l’alleanza con l’Udc, ramai ai margi della vita politica, l’Ncd perde quel poco di aurea di freschezza e novità, per ritrovarsi con compagni di strada tra i più conservatori e frenatori che il Parlamento abbia mai conosciuto.

ARES