Caro TASI
Mentre la maggior parte dei Comuni deve ancora deliberare le aliquote per la Tasi è già possibile prevedere cosa succederà ai contribuenti, proprietari di immobili. A seconda delle scelte effettuate dai Comuni, l’aliquota dell’1 x mille o quella più gravosa del 2,5 x mille, l’aggravio rispetto alla vecchia IMU sarà rispettivamente del 15% o del 63%. Inutile dire e ripetere quanto affermammo solo alcuni mesi addietro, durante la querelle IMU si, IMU no, dove sostanzialmente sostenevamo come il male minore la permanenza dell’IMU, in luogo delle nuove imposte divise per settori e servizi con l’evidente aggravio già previsto e prevedibile in considerazione delle difficoltà nelle quali si dibattono le casse comunali. La Gazzetta ufficiale ha intanto pubblicato una bozza di bollettino utilizzabile per la pagare la Tasi in sostituzione dell’F24. Il contribuente dovrà compilare in molte parti il bollettino e vengono così smentite le affermazioni dei giorni scorsi che volevano i comuni pronti ad inviare ai contribuenti il bollettino precompilato. Il calcolo della Tasi si presenta, come per tutte le imposte nel nostro Paese, molto complicato con la necessità di ricorrere a CAf e professionisti con ulteriori costi per il cittadino.
ARES