LE PROPOSTE DI CONFABITARE SULLA FISCALITA’ IMMOBILIARE
Nel programma del Governo è prevista l’approvazione di norme dirette a ridurre, eliminare
o riformare le agevolazioni fiscali in termini di oneri deducibili e detraibili. La delega
impone che la razionalizzazione delle agevolazioni debba tenere in debita considerazione
le esigenze della famiglia, della salute, delle persone economicamente o socialmente
svantaggiate, del patrimonio artistico e culturale, della ricerca e dell’istruzione, nonché
dell’ambiente e dell’innovazione tecnologica.
Auspichiamo che l’intervento non sia ispirato a meccanismi di tagli lineari.
-In tema di oneri detraibili si propone di prevedere che il bonus mobili possa essere
oggetto di detrazione anche se non accompagnato da interventi edilizi.
-In tema di detrazioni sostenute per i lavori di ristrutturazione edilizia abitativa (attualmente
50%) si propone di estendere la possibilità di detrarre le spese di ristrutturazione anche
agli immobili non abitativi.
Le proposte suddette comporterebbero un vantaggio a tutto il mercato dell’edilizia e anche
del mobile, così compromesso dalla crisi economica, oltre ad avere dei risvolti positivi in
termini di detrazione in capo ai proprietari-utilizzatori immobiliari.
-Sempre in tema di detrazioni e con riferimento a quelle relative alle spese sostenute
per la locazione da parte dei contribuenti-inquilini di unità abitative adibite ad abitazione
principale, si propone di prevedere la possibilità di detrarre al 19% una percentuale (ad
es. del 20%) del canone effettivamente pagato indipendentemente dall’entità del reddito
del contribuente-inquilino, eliminando quindi gli attuali importi fissi collegati all’entità del
reddito degli stessi e l’età anagrafica. La percentuale di detrazione la si propone più alta (
per esempio del 30%) nel caso di contratti concordati.
-Per quanto riguarda la detrazione delle spese sostenute per la locazione da parte di
studenti universitari, si propone di prevedere la possibilità di detrarre il 30% del canone
effettivamente pagato eliminando quindi il tetto massimo di spesa e lasciando invariate le
altre condizioni riferite all’ubicazione dell’Università attualmente previste.
L’applicazione proposta delle detrazioni suddette porterebbe indubbiamente dei benefici
sia agli inquilini che all’Erario in termini di emersione di affitti in nero.
Inoltre la previsione di una percentuale maggiore di detrazione relativa ai canoni
concordati renderebbe gli stessi più competitivi rispetto a quelli ordinari considerando
il fatto che i contratti a canone concordato rappresentano un importante strumento per
regolare il mercato delle locazioni.