SERVIZI PER IL LAVORO A RISCHIO
Sono 184 le lavoratrici ed i lavoratori precari presenti nelle riformate Province
marchigiane : 101 a Pesaro, 47 ad Ascoli Piceno, 26 ad Ancona, 7 a Macerata e 3 a
Fermo.
La maggior parte di questi sono operatori dei servizi per la formazione e dei centri
per l’impiego.
In attesa della riforma dei servizi per il lavoro e quindi della loro riorganizzare anche
alla luce del “disegno di legge” presentato dal Governo, non si può depotenziare la rete
dei servizi per il lavoro oggi esistente.
La politica, ai diversi livelli, non può eludere il problema a partire dal livello regionale.
Onde evitare che ci si accorga all’ultimo minuto che bisogna correre ai ripari, occorre
prorogare i contratti dei lavoratori precari garantendo un servizio che va certamente
potenziato e riorganizzato ma che comunque deve essere garantito in un contesto di
crisi che perdura anche nella nostra Regione.
In forza della legge Delrio di riforma delle Province, nell’attuale fase transitoria e
per un breve periodo, Presidenti e Giunta provinciale sono nella pienezza dei loro
poteri prima della fase commissariale. Nei limiti di quanto disposto per la gestione
provvisoria, si assumano la responsabilità di una proroga per questi lavoratori in attesa
che venga definito per loro un percorso di stabilizzazione.
Avvalendosi delle risorse del fondo sociale europeo si può coprire il costo del
personale precario legato ai servizi della formazione e del lavoro per l’intero 2015.
Si proceda quindi alla proroga dei rapporti di lavoro sino a tutto il 2015 per garantire
continuità ai servizi, scongiurando la paralisi degli stessi che avverrebbe alla fine del
corrente anno con la scadenza dei contratti in essere e contemporaneamente lasciare
aperta la prospettiva della stabilizzazione per 184 lavoratori.