SIDEREA MENSURA, MOSTRA PERSONALE DI WALTER VALENTINI
Il Centro Studi Osvaldo Licini, in collaborazione con il comune di Monte Vidon Corrado e
con il comune di Fermo, organizza presso le sue sale espositive, nella casa museo Licini e
nel gabinetto disegni e stampe della Biblioteca Civica di Fermo, una mostra del Maestro
Walter Valentini: il suo percorso artistico, le tematiche che ha attraversato, il rigore del
suo lavoro, la levità, il lirismo, la dimensione cosmica, sono tutti elementi che – pur
mantenendo un’indubbia originalità ed una cifra stilistica assolutamente personale – lo
rendono autentico erede di Osvaldo Licini.
Con questa mostra si inaugurano gli spazi espositivi all’interno della casa museo Licini
recentemente restaurata.
PROGETTO ESPOSITIVO
Negli spazi espositivi di Monte Vidon Corrado saranno esposte circa quaranta opere.
Nelle due sale del Centro Studi verranno allestiti dipinti dagli anni Settanta ad oggi,
mentre nella cantina della casa museo, adibita a spazio espositivo dopo il restauro, saranno
collocati l’installazione “La stanza del tempo” del 1984, alcuni dipinti e delle sculture. In
mostra a Monte Vidon Corrado anche “ La danza delle stelle” (omaggio a Licini), opera su
tavola realizzata da Valentini proprio per questa occasione.
A Fermo, nella sede della Biblioteca Civica, nel gabinetto delle stampe e dei disegni, è
prevista l’esposizione di opere grafiche e dei libri d’artista.
ENTI PROMOTORI
Regione Marche, Provincia di Fermo, Comune di Fermo e di Monte Vidon Corrado,
Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo, sponsors privati.
CATALOGO
Sarà realizzato un catalogo in 1000 copie, a cura di Daniela Simoni, presidente del
Centro Studi O. Licini, con saggi della curatrice e di Roberto Budassi, docente del Liceo
Artistico Scuola del Libro di Urbino, e testi poetici di Eugenio De Signoribus e Francesco
Scarabicchi.
INAUGURAZIONE
La sede di Monte Vidon Corrado verrà inaugurata sabato 12 luglio alle 18, quella di Fermo
domenica 13 luglio alle 18.
WALTER VALENTINI
Acqueforti, dipinti, installazioni, libri d’artista sono le tessere che compongono un lungo,
coerente percorso, mirato a sondare le categorie dello spazio e del tempo. L’artista cerca,
nell’ eterna mutevolezza della realtà, di andare oltre le apparenze, di cogliere e fissare
sul foglio, sulla tavola, sul muro arcane, armoniche geometrie, parvenze metafisiche di
un’utopica perfezione. Lo spazio in cui si muove è quello della terra e del cielo, dove
traccia elissi, cerchi, archi, affascinanti traiettorie, una magica cosmografia riflesso di
un universo interiore. Il tempo è il terribile Crono, che logora le superfici, rende tutto
transitorio, deperibile: con lui l’artista dialoga, cerca momentanee soluzioni, torna a porsi
il grande Mistero. E’ il tempo misurato attraverso la gnomonica, con arcaiche meridiane
e pendoli; il tempo come memoria storico-artistica – con le forti suggestioni umanistico-
rinascimentali – e come memoria personale, legato ai ricordi dell’infanzia.
Nato a Pergola nel Pesarese nel 1928, Valentini acquisisce la sua composita formazione
artistica tra Roma, Milano e Urbino. A Milano ha avuto come maestri tre grandi
protagonisti del razionalismo astratto, Veronesi, Huber e Steiner che lo hanno “iniziato”
al costruttivismo astratto russo, una delle componenti fondamentali della sua cultura
artistica. Alla Scuola del Libro di Urbino nasce la passione per l’incisione e per l’arte
rinascimentale, basata sui criteri di armonia, equilibrio, proporzione. Nel 1955 si
trasferisce a Milano definitivamente e per quindici anni svolge la professione di grafico
pubblicitario come direttore creativo di due agenzie prestigiose. In quegli anni però coltiva
in segreto il suo amore per la pittura che lo indurrà ad una svolta, a scegliere di dedicarsi
all’arte a tempo pieno. La prima mostra è del 1974, alla Galleria Vinciana di Milano,
presentata da Guido Ballo.
Le opere degli anni Settanta sono dominate dal nero, realizzate con la polvere di carbone
che evoca le profondità della terra e quelle dell’inconscio; scandite da un rigore geometrico
sono tranche di una dimensione metafisica dove campeggiano grandi figure piane
appoggiate all’orizzonte sul quale si stagliano dinamiche rette in profondità. Talvolta
compaiono i colori dello spettro dell’arcobaleno, come fotogrammi di un processo in fieri.
In seguito l’artista privilegerà il bianco che simboleggia il muro calcinoso, e qui disegna
le sue silenziose nature morte spaziali, servendosi di materiali desueti come chiodi, fili
tirati, archi, tele applicate, il tutto giocato sulla dialettica tra i due non-colori, il bianco del
supporto e il nero del segno, con qualche aggiunta di grigio. A tratti la superficie si accende
di bagliori d’oro, simbolo per antonomasia di una realtà soprannaturale.
L’artista si è impegnato in questi anni in grandi cicli di opere, di cui sono presenti in
mostra alcuni esemplari: Le stanze del tempo; Il muro del tempo; La città del sole; La città
ideale; Lo spazio, il tempo; Costellazione; La porta del cielo; La Porta del tempo; La porta
della luce, Le misure, il cielo; Sui muri del cielo; Accadimento stellare; Le pieghe del cielo;
Solare.
Coerentemente con la sua formazione urbinate, Valentini si è dedicato anche
all’illustrazione di testi letterari con opere grafiche. Sono nati così dei bellissimi volumi
d’artista a tiratura limitata, tutti relativi ad autori che in qualche modo presentano affinità
con la poetica del maestro di Pergola: La città del sole di Tommaso Campanella, I canti di
Leopardi, Sidereus Nuncius di Galileo, La notte viene col canto e Api di Mario Luzi e altri.
Dal 1974 la critica si è molto interessata a lui: da Guido Ballo a Miklos N. Varga, da
Roberto Sanesi a Gillo Dorfles, da Giuliano Gramigna a Bruno d’Amore, da Luciano
Caramel a Luciano Caprile, a Paolo Portoghesi , a Vittoria Coen, a Elena Pontiggia (che ha
curato la grande antologica dedicata all’artista tenutasi nel 2008 alla Mole Vanvitelliana ad
Ancona).
Nel 2013 Valentini è stato insignito del prestigioso Premio Internazionale di Grafica Do
Forni di Venezia.