Duplice omicidio a Fermo
Dopo un’accesa discussione con il proprio ex datore di lavoro e una probabile aggressione nei suoi confronti, due uomini sono stati feriti mortalmente da colpi di pistola da parte dell’artigiano fermano.
Le vittime sono due uomini extracomunitari. Da quanto trapela i due, attorno alle 11, avrebbero affrontato l’imprenditore G.F., padre di tre figli, loro ex datore di lavoro. Lo hanno minacciato, probabilmente aggredendolo armati di piccone. La reazione è stata immediata: l’imprenditore ha preso una pistola, regolarmente detenuta, un revolver, e avrebbe esploso cinque o sei colpi. Uno dei due è caduto a terra morto, l’altro è morto poco dopo benché avesse cercato un riparo. Le due vittime sono Mustafa Nexomedin, 38 anni, di origine slava, e Avdyli Valdet, 26 anni, del Kossovo. E’ intervenuta sul posto l’eliambulanza e 118 di Fermo.
G.F. è stato condotto nella caserma dei carabinieri di Fermo dopo di che è scattato l’arresto. Secondo una prima ricostruzione sarebbe stato lo stesso G.F. dopo la sparatoria a chiamare soccorsi e carabinieri.
Ci sarebbero alcune prestazioni lavorative non pagate, una somma di denaro che le due vittime rivendicavano da tempo, dietro la sparatoria. L’uomo ha detto ai Cc di aver reagito per difendersi da un’aggressione da parte degli ex dipendenti. Secondo una prima ricostruzione, i due operai avrebbero raggiunto la villetta con giardino dove G.F. vive con la moglie e tre figli armati di piccozza. Avrebbero chiesto soldi per l’ennesima volta, e presto i tre sarebbero venuti alle mani. Una colluttazione violenta, al culmine della quale G.F. avrebbe preso la pistola che teneva regolarmente in casa e avrebbe fatto fuoco ad altezza d’uomo: uno dei due operai è morto subito, l’altro ha tentato di mettersi in salvo. I soccorritori l’hanno ritrovato agonizzante in un campo di girasoli: poco dopo il ricovero, il decesso. L’abitazione dell’imprenditore è piuttosto isolata, ma i soccorritori sono arrivati tempestivamente, chiamati dallo stesso G.F.
Il medico legale ha già fatto una prima ricognizione esterna dei corpi delle vittime, ma saranno l’autopsia e la probabile perizia balistica che la procura di Fermo dovrà disporre a chiarire la dinamica della sparatoria. Al termine dell’interrogatorio l’imprenditore è stato arrestato con l’accusa di duplice omicidio.
Oltre al revolver, sembra una calibro 38, con cui ha fatto fuoco e ucciso due suoi ex dipendenti, G.F. aveva altre armi in casa, tutte regolarmente detenute e sequestrate dagli investigatori. Fra queste anche un fucile. L’uomo, 48 anni, sposato e padre di tre figli, gestisce una piccolissima impresa edile, la “G.F. Movimento Terra”, con sede legale presso la villa di via Monte Pacini di Molini Girola dove è avvenuto l’omicidio.