Bilancio, l’intervento del sindaco Nicola Loira
Il Bilancio di previsione 2014, approvato a larga maggioranza ieri sera in
Consiglio comunale, ed relativi allegati è assolutamente legittimo e regolare in
ogni sua parte, ivi compresa quella relativa al piano delle vendite immobiliari
specificatamente alla previsione di alienare l’ex Silos al prezzo di 3 milioni di
euro.
Infatti l’Amministrazione comunale, dopo aver esperito diverse procedure di
gara per la vendita della sua proprietà dell’ex Silos, tutte andate deserte, ha
cercato di rendere più interessante per il mercato l’acquisto dell’immobile non
percorrendo la scontata via del continuo ribasso del prezzo di gara a base d’asta,
bensì superando un limite fondamentale costituito dal fatto che una porzione
dell’ex Silos, ossia il piano interrato ed il piano terra, sono di proprietà di un
privato. Appare del tutto evidente che la perdurante crisi economica in atto che
ha così pesantemente coinvolto il settore edilizio, ma anche la divisione della
proprietà dell’immobile, sono stati sino ad oggi impedimenti insormontabili per
la buona riuscita della procedura di vendita.
L’Ufficio patrimonio del Comune, pertanto, si è adoperato nell’acquisizione
dell’atto unilaterale del proprietario di porzione dell’ex Silos, Società Cosmo
spa, con il quale lo stesso a titolo di proposta irrevocabile (ai sensi dell’art.
1329 del Codice civile) si è impegnato a vendere ad un prezzo determinato a chi
risulterà aggiudicatario della procedura di alienazione bandita dal Comune.
Il consigliere di minoranza Agostini, nella Commissione consiliare che si è
tenuta lo scorso 25 settembre, ha definito come “meritoria” l’iniziativa di questa
Amministrazione comunale di valorizzare l’immobile ex Silos superando la
divisione della proprietà tramite la suddetta proposta irrevocabile di vendita
per cui non si comprendono le affermazioni dello stesso nella seduta consiliare
di ieri sera che sembrano più dettate dalla necessità di motivare l’abbandono
della sala consiliare per l’intera discussione del bilancio 2014 che da altro. Si
ricorda infine che il valore dell’immobile consegue ad una stima dell’ufficio
preposto ossia dell’ufficio patrimonio, che ha valutato come congruo il valore
di 3 milioni.
Evocare il falso in Bilancio è un’accusa tanto grave quanto ingenerosa, non solo
sul piano politico (dove spesso si forzano i toni nell’interesse d’avere visibilità)
ma anche su quello amministrativo, puntando l’indice contro i dipendenti
dell’Amministrazione comunale, gli stessi che hanno redatto e certificato il
documento giuridico-contabile nel corso del suo mandato.
Le sue pesanti parole restano comunque al vaglio di questa amministrazione, a
tutela dell’onorabilità dell’intero consesso consiliare.
Come consuetudine Agostini s’abitua a mettere in dubbio ogni Bilancio varato
dall’Amministrazione, proponendo il solito refrain. Il Consiglio s’aspettava da
lui quelle proposte da egli stesso annunciate nella precedente seduta. Parlò su
come poter limare la spesa pubblica per contenere la pressione fiscale.
Invece di dar seguito alle sue intenzioni, ieri sera, come spesso accade, ha
abbandonato l’aula: un comportamento a cui siamo abituati e che non ha
bisogno d’alcun commento.