B&B: una forma alternativa di investimento immobiliare
Negli ultimi anni il B&B è stato scelto da numerosi turisti per soggiornare durante le vacanze e non
solo. Nel 2012 l’Istat segnalava un aumento del numero delle strutture extralberghiere in Italia, in
particolare di B&B (+5,8%). Un’analisi del portale “Bed and Breakfast” ha constatato che nel 2014
il 60% dei viaggiatori che ha scelto il B&B viaggiava con la famiglia, al secondo posto con il 44% ci
sono coloro che fanno un “viaggio romantico”, a seguire con il 39% coloro che viaggiano con amici
e il 30% fa un viaggio culturale. Il 22% della clientela lo sceglie come formula per spostamenti con
fini non ricreativi.
Con questo scenario è immaginabile che in città ad alta attrazione turistica e in località turistiche
c’è chi ha deciso di investire sul mattone con la finalità di avviare un B&B. Roma e Firenze sono
quelle in cui si registra un discreto interesse per questo tipo di acquisto. A Milano, in arrivo
dell’Expo, c’è chi si sta attivando in tal senso. In questo caso si cercano abitazioni in zone vicino a
luoghi di interesse turistico oppure ben collegati con essi.
Si valutano sia immobili in affitto sia in acquisto, quelli situati ai piani bassi sono preferiti così
come piacciono gli stabili con ascensore. In genere ci si orienta verso abitazioni già destinate a
questo uso con almeno 4 stanze, ognuna con bagno annesso. Meglio ancora se l’immobile ha la
vista panoramica. In genere, l’imprenditore che cerca o in affitto o in acquisto svolge già in questo
tipo di attività (possiede già altre strutture) e, nel caso dell’acquisto, ricorre soprattutto a capitale
proprio.