2014 L’ANNUS HORRIBILIS DEL MERCATO IMMOBILIARE
Il 2014 è stato davvero l’annus horribilis per il mercato immobiliare nazionale.
Come rilevato da Confabitare – associazione proprietari immobiliari- il calo che si è verificato nel
corso dell’anno appena concluso è l’esito di un congiuntura immobiliare che nell’ultimo semestre
ha accentuato il tono negativo tracciato alla fine del primo semestre. Ad una domanda immobiliare
sempre più debole si contrappone un’offerta crescente, alimentata anche dalla nuova produzione
pianificata anni fa, e che viene immessa in un mercato poco solvibile ed anche molto selettivo.
In ambito abitativo fa eccezione il mercato delle locazioni dove i contratti stipulati e la domanda di
affitto sono stabili anche se sui livelli bassi raggiunti a fine.2013.
La domanda immobiliare si è in parte spostata verso il mercato delle locazioni: i canoni calano
ma con una minore intensità rispetto ai prezzi delle compravendite, tempi medi della locazione
si riducono, a fronte di un allungamento anche fino a 12 mesi per le compravendite. Per contro il
mercato della proprietà è stato investito da un allungamento dei tempi medi di vendita, e da una
nuova flessione dei valori delle compravendite che se sommate a quelle precedenti, determina
un calo in conto capitale dei prezzi rispetto ai picchi del 2008. Il crollo del mercato immobiliare
riguarda tutto il territorio nazionale e nel complesso le previsioni sono di almeno un altro anno
difficile, con transazioni ancorate ancora su posizioni di metà anni 90 per tutto il prossimo
anno . Milano e Roma registrano rispettivamente un calo delle compravendite residenziali del
20,5 % e del 21% mentre Bologna le supera abbondantemente con -26% (ma dato fortemente
preoccupante nel quarto trimestre la perdita è del – 32%); in testa alla classifica negativa abbiamo
Padova -32 %, seguita da Catania -28% Palermo -27,8% Bari – 26,9% Venezia -25,3% Genova –
23,8%, Cagliari – 23,7% Firenze -21,9% Torino registra – 20% e in fondo alla graduatoria Napoli
con – 13,9%. Dobbiamo dire purtroppo che anche per la fine del 2014 e il prossimo 2015 non
possiamo parlare neanche di timidi segnali di ripresa. IMU, che mazzata! Inoltre dobbiamo
sottolineare la pesante pressione fiscale sulla casa che in Italia negli ultimi tre anni ha portato
un aumento della tassazione sugli immobili pari al 200% penalizzando soprattutto chi possiede
solo la prima casa, e contro questa politica iniqua Confabitare continuerà ancora la sua battaglia
a tutela dei proprietari immobiliari. Ribadiamo che essere proprietari sembra essere diventato
un reato. Per tentare di sollevare le sorti di un Paese sull’orlo del baratro, si è scelta la via più
facile: spremere i proprietari di casa. Contro questa intollerabile torchiatura fiscale Confabitare si
è battuta e si batterà con tutte le sue forze. Una battaglia di civiltà. A tutela delle fasce più deboli,
degli anziani, di chi ha risparmiato anni per comprare la propria casa.
30 dicembre 2014
Ufficio stampa Confabitare