La Brambatti al Venerdì di passione, poi le dimissioni?
«Facendo seguito all’incontro svoltosi lunedì 19 gennaio nella sede del Partito democratico di Fermo, il sindaco Nella Brambatti e il segretario dell’Unione comunale Manolo Bagalini comunicano che venerdì 23 gennaio alle 11.30, nella ex sala Giunta della sede municipale, si terrà una conferenza stampa nel corso della quale saranno illustrate le decisioni assunte in merito all’azione amministrativa e argomentate le motivazioni delle scelte politiche adottate. A dette comunicazioni seguirà la presentazione di un documento politico».
Attesa fino a Venerdì per de profundis della giunta Brambatti, ma non solo. Il Sindaco ha tenuto il punto durante l’ultima riunione con il suo partito, finiti quasi all’alba, durante la quale ha insistito per le dimissioni in contemporanea della giunta e del segretario dell’Unione Comunale. Così, come d’altro canto era nelle cose il Sindaco trascina il Pd pesantemente nella crisi e lo chiamando a corresponsabilità i vertici politici. Se crisi c’è stata nell’azione amministrativa, come abbiamo più volte sottolineato e come bene ha messo in evidenza Giulia Torresi, questa è dovuta alle fibrillazioni in giunta, ai cambi molteplici degli assessori ai quali non ha corrisposto qualità, ma anche e soprattutto all’assenza di leadership politica. La coesione e la collegialità e solo in parte responsabilità del sindaco, l’assenza di un programma strategico e di un ordine di priorità è impegno prioritario della politica e dei partiti che compongono la coalizione. Qui le forze politiche e in primis il Pd è stato assente. Impossibile conoscere chiaramente quali erano gli indirizzi. Troppo divario tra dirigenti di partito e amministratori, troppe differenze “culturali”. Oggi il Pd prende tempo, frastornato dagli eventi, impreparato a gestire questa fase, carente di forse fresche in grado di affrontare i tanti nodi della città, si affida alle primarie ben sapendo che sono oramai uno strumento non utile a risolvere questo genere di problematiche. Occorre un’altra classe dirigente e un nuovo modo di fare politica, più efficace e risolutivo, questa esperienza ha messo in luce quanto di più inconcludente può mostrare l’accanimento amministrativo senza idee e senza programmi.
ARES