Il successo in politica non sempre………..
Dopo l’elezione di Sergio Mattarella al Quirinale il mondo politico è in subbuglio. Vistosi sciami sismici si avvertono in Forza Italia, in Area Popolare dove si colloca l’Ncd il partito uscito più frastornato dall’elezione del Quirinale. Renzi ha avuto successo, ma la sua maggioranza, in particolare al Senato incomincia a fare acqua e seppure spavaldamente declama “l’avanti tutta” è consapevole di non poter stare sereno. Certo le crisi interne a Forza italia, Ncd e M5s potrebbero portare ad insperati sostegni Parlamentari, ma certo il quadro politico ne uscirebbe particolarmente frammentato ed instabile. D’altro canto una delle tentazioni del Premier, quella di “farsi spingere” a scegliere alle elezioni anticipate con l’elezione di Mattarella è sfumata dallo scenario prossimo futuro. La riedizione del patto del nazareno sicuramente possibile ed anzi probabile data la propensione dell’ex Cavaliere si porta dietro un forte chiarimento interno a Forza Italia con scenari difficilmente prevedibili. Il cammino delle riforme si fa più incerto nel momento stesso in cui il Premier avrebbe voluto una forte accelerazione ed una forte concretizzazione su alcuni temi. Il nuovo Presidente della Repubblica ama poco le chiacchiere e le promesse vane, quindi spronerà l’esecutivo con ben altra forza rispetto a quella dispiegata benevolmente da Napolitano. Lo scenario più credibile è quello secondo il quale il Governo, oggi più debole, nonostante la brillante operazione sul Quirinale, si ponga l’obiettivo di arrivare al 2016, dopodiché potrebbe iniziare a pensare ad elezioni anticipate se i sondaggi premiassero ancora, in modo netto il Pd. D’altro canto con il premio alla lista e non alla coalizione difficilmente altri soggetti politici, oltre il Pd potrebbe ragionevolmente sperare di raggiungere la maggioranza utile per il premio di lista. Per l’oggi il Premier deve sapere che non resta molto tempo per mandare in porto alcune riforme irrinunciabili, come andiamo scrivendo da tempo, in uno scenario in cui la spesa pubblica e il debito crescono, la criminalità dilaga, l’economia stagna, senza provvedimenti energici ed immediati la tenuta del Paese è fortemente a rischio.
ARES