Consiglio Regionale approva proposta di legge elettorale innovativa
Il Consiglio regionale delle Marche ha approvato con 27 voti favorevoli e due contrari (Elisabetta Foschi di Fi e Giancarlo D’Anna del gruppo misto) la proposta di legge che adegua la normativa sulle procedure di elezione dell’Assemblea e del presidente della Giunta alla riforma statutaria del 2013 e apporta alcune modifiche sui criteri di assegnazione dei seggi. Il numero dei consiglieri si abbassa da 42 a 30. I seggi vengono assegnati alla coalizione vincente con un premio di maggioranza in base a soglie percentuali. Quattro gli scaglioni: 18 seggi se la coalizione vincente raggiunge o supera il 40% dei consensi, 17 se si è arrivati al 37% e non oltre il 40%; 16 se ci si è attestati su un risultato pari o superiore al 34% ed inferiore al 37%. Sotto il 34%, in base ad un emendamento di Paolo Eusebi (intergruppo Marche 2020) i seggi vengono assegnati in base ad un criterio proporzionale. Le elezioni si svolgeranno in una sola giornata, non è previsto il doppio turno e viene fissato il limite di due mandati consecutivi per il presidente della Giunta regionale. Confermata, come nel 2004, la non ammissione di coalizioni con meno del 5%, a meno che siano composte da almeno un gruppo di liste che ha ottenuto più del 3% del totale dei voti espressi a favore delle liste. Altre proposte approvate in aula riguardano la diminuzione delle firme richieste per la presentazione delle liste (Brini e Marinelli) e il limite di candidarsi in una sola circoscrizione (Marangoni). L’Assemblea ha anche approvato un ordine del giorno per introdurre la doppia preferenza di genere nella prossima legislatura.
Una legge “originale, meglio dell’Italicum, un mezzo miracolo, una legge che non riguarda maggioranza o minoranza, ma riguarda tutti, perché le regole devono essere condivise da tutti”, ha commentato il relatore di maggioranza Paolo Perazzoli (Pd).