Prysmian situazione molto difficile
ASCOLI – Una raccolta firme, sottoscritta dalle Rsu, dai lavoratori della Prysmian di Ascoli e dai sindacati Usb, Ugl, Cisl e Uil, è stata inviata al Governo Renzi, a Roma per chiedere di non procedere all’assegnazione dei contributi previsti per l’azienda milanese di cavi e sistemi, se la stessa non si impegnerà a mantenere aperto e produttivo lo stabilimento ascolano. Lo annuncia Andrea Quaglietti, segretario regionale Marche dell’Usb. “Il Governo deve riflettere bene sulla questione – dice Quaglietti – valutando l’opportunità di finanziamenti ed incentivi ad un gruppo industriale che vorrebbe chiudere il suo sito di Ascoli, mettendo a rischio altri 113 posti di lavoro oltre ad altri 200 nell’indotto, e creando un ulteriore falla nel sistema economico e nell’occupazione sul territorio piceno, già gravato da pesanti tagli al lavoro e ai redditi di migliaia di persone.” Il segretario Usb chiede alle istituzioni locali di impegnarsi affinchè venga subito convocato un tavolo al Ministero dello sviluppo economico che discuta della questione della fabbrica ascolana, con tutte le parti in causa. “Le istituzioni del Piceno devono sostenere la battaglia nostra e dei lavoratori della Prysmian “. Possibile a breve, l’organizzazione di una manifestazione pubblica con i lavoratori delle altre fabbriche della zona.