Confindustria vuole Cesetti alle Regionali
FERMO – Confindustria entra in tackle nel dibattito sulle candidature e sponsorizza Fabrizio Cesetti per le Regionali. Il presidente della Provincia ormai da tempo immemorabile sfoglia la margherita, un petalo per Fermo e l’altro per Ancona, e gli imprenditori ora gli danno una mano per affrettare la scelta. Meglio Ancona.
“Il Fermano – rimarca Andrea Santori, presidente dell’associazione – non può essere più la Cenerentola delle Marche, nella maggioranza dei casi, e palcoscenico di prestigio o passerella politica in altri, quando è sulla ribalta per la sua operosità o per le sue molteplici iniziative. Questo territorio ha la medesima dignità degli altri. Ma troppo spesso è stato bistrattato, inascoltato, terra di frontiera per interessi elettorali. Basti vedere le infrastrutture obsolete o inesistenti, l’annosa e mai risolta discussione sul nuovo ospedale, solo per citare alcune questioni”. Santori chiede che il Fermano “venga rappresentato da un suo profondo conoscitore”, da chi “ha riconosciute capacità amministrative e una consolidata esperienza politica”. Insomma: Fabrizio Cesetti. Per Santori “il prossimo quinquennio sarà fondamentale per il Fermano, per vedere riconosciuto a esso le gravi lacune in termini di servizi che ancora lamentiamo a causa di scelte ’anconacentriche’ o comunque che hanno privilegiato le Marche Nord. E’ ora di dire basta a questo modo di fare, è ora di dare maggiore equità ai territori dell’intera regione. E’ per questo che, secondo la nostra associazione, chi sarà in grado di poter risollevare le sorti di questo territorio battendosi per le sue giuste cause, senza nulla togliere ad altri candidati, è Cesetti, che tanto si è speso in questi anni in diversi ambiti”. Santori ricorda, per la formazione, la Fondazione Its, il concorso “Ripensiamo il futuro” per permettere ai giovani di entrare nel mondo del lavoro, la fabbrica-pilota della calzatura e quella dei cappelli, i corsi gestiti con i fondi europei mediante la cooperazione Sif-Provincia, le iniziative a favore di disoccupati e cassintegrati, il sostegno alle imprese colpite dall’alluvione del 2011 con lo stanziamento di fondi di somma urgenza, per un ammontare complessivo di 15 milioni e lavori pagati a tempi record.
Per gli imprenditori “nessuna voglia di fare politica” ma una “constatazione dell’attuale scenario politico locale”, anche in vista della riorganizzazione di Confindustria Marche in una struttura unica e più forte, con la Regione che sarà una delle principali interlocutrici dell’associazione anche nell’ottica del progressivo depauperamento delle Province. Un’uscita destinata a far discutere.