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Crescerà il Pil, ma non l’occupazione

000pilMigliorano le prospettive di crescita per l’economia italiana. Secondo l’ultimo rapporto presentato dall’Istat, nel 2015 il prodotto interno lordo (Pil) italiano sarà pari allo 0,7% in termini reali, cui seguirà una crescita dell’1,2% nel 2016 e dell’1,3% nel 2017. Il tasso di crescita del Pil per l’anno corrente è stato rivisto al rialzo di 0,2 punti percentuali rispetto al quadro previsivo diffuso a novembre 2014.

Relativamente alla domanda interna, l’istituto di statistica nazionale prevede che questa contribuirà positivamente alla crescita del Pil per 0,3 punti percentuali, quella estera netta per 0,4 punti percentuali. Nel biennio successivo il rafforzamento ciclico determinerà un apporto crescente della domanda interna (+0,8 e +1,1 punti percentuali) mentre il conseguente aumento delle importazioni favorirà una diminuzione del contributo della domanda estera netta nel 2017. Migliorerà anche la spesa delle famiglie, che nel 2015 segnerà una variazione positiva dello 0,5% in termini reali, a seguito del miglioramento del reddito disponibile. Nel successivo biennio, si prevede un rafforzamento dei consumi privati (+0,7% e +0,9%) sostenuto da un graduale aumento dell’occupazione.

Gli investimenti torneranno a crescere nell’anno in corso (+1,2%), stimolati dal miglioramento delle condizioni di accesso al credito e delle aspettative associate a una ripresa della dinamica produttiva. Il processo di accumulazione del capitale è previsto riprendere a ritmi sostenuti nel 2016 (+2,5%) e con maggior intensità nel 2017 (+2,8%). Buone nuove anche sul fronte del mercato del lavoro, rimasto un bel po’ indietro nella ripresa rispetto agli altri settori.

All’aumento dell’occupazione (+0,6% in termini di unità di lavoro) si accompagnerà una moderata riduzione del tasso di disoccupazione che, nel 2015, si attesterà al 12,5%. Nel 2016, il tasso di disoccupazione diminuirà al 12,0% e le unità di lavoro registreranno un aumento significativo (+0,9%). Tale evoluzione proseguirà con maggiore intensità nel 2017, con una discesa del tasso di disoccupazione all’11,4% e una crescita delle unità di lavoro dell’1,0%.