Turismo si torna all’antico!
Porto San Giorgio: Si torna all’antico. Al turismo anni sessanta e forse settanta secondo la proposta dell’assessore sangiorgese al turismo. La Ciabattoni infatti avrebbe intenzione di mobilitare i proprietari di seconde case, inutilizzate ci sembra di capire, al fine di utilizzarle nel periodo estivo come dimore per i turisti. Pur resistendo in parte il mercato dell’affitto delle seconde case estive, questo non ha più l’attrattiva di un tempo per una serie di ragioni. La prima attiene alle mutate abitudini dei vacanzieri, in particolare il periodo classico di ferie di un tempo si è dimezzato e il target di turisti un tempo interessati alla casa al mare è in parte transitato verso i campeggi o possiede un camper. In secondo luogo il costo e la crescita dell’offerta in località del centro sud o delle isole ha spostato molta parte del turismo più abitudinario delle nostre coste. Inoltre la penuria di strutture ricettive, ed in particolare di strutture ricettive di qualità, di un’offerta integrata mare, enogastronomia, montagna, cultura e arte hanno fatto il resto, rendendo sempre più esigua la fetta di vacanzieri destinata a Porto San Giorgio. Ricorrere all’offerta delle seconde case appare oggi anacronistico, i gusti e le sensibilità sono cambiate, la vacanza più corta deve essere una vacanza, alloggiare in casa d’altri con l’obbligo di cucinare e pulire poco si attaglia alle esigenze degli odierni vacanzieri, a meno di non puntare su un target che nulla aggiunge in termini di ricchezza e valore aggiunto alla città. Ripensare all’offerta turistica non è impresa facile, né ci si può cullare sulle presenze estemporanee dovute ai mercatini o alla Pro Loco in festa, si tratta di visitatori mordi e fuggi, mentre per ripartire alla grande servono infrastrutture come il porto rimasto allo stato iniziale anche durante l periodo più favorevole del conflitto nella ex Jugoslavia.
ARES