Confabitare a cura di Renzo Paccapelo

Adesso BASTA Tasse!

00bastatasse“La pressione fiscale sugli immobili sfiora quasi i 50 miliardi e l’Italia è al primo posto per la tassazione sul patrimonio immobiliare in Europa. Dal 2011 a oggi, la casa è stata tassata in forma patrimoniale, con un aumento delle imposte del 230%. La filiera dell’immobiliare ha perso 800 mila posti di lavoro, che sembrano non interessare a nessuno. In soli quattro anni, a causa del carico fiscale sulla casa e della diminuzione dei prezzi delle abitazioni, si sono bruciati più di 2.300 miliardi, degli oltre 9.600 miliardi del patrimonio immobiliare degli italiani. In Italia è stata colpita la proprietà immobiliare diffusa, che finora aveva prodotto solo ricchezza per la maggioranza dei cittadini. Una ricchezza diffusa per le famiglie che nel corso degli anni è stata distrutta e che era invece rimasta immune nel corso del tempo alle crisi e all’eccessiva finanziarizzazione dei mercati e aveva garantito, con la propria patrimonializzazione, il debito pubblico italiano, impedendo al nostro Paese di diventare come la Grecia. Oggi, il Governo Renzi deve cambiare passo, tagliare le tasse sulla casa e comprendere che il settore immobiliare è la sola leva per la crescita economica del Paese”.

E’ questo il quadro tracciato dal presidente della Fiaip, Paolo Righi, nel corso del Consiglio nazionale svoltosi a Roma. Tra le diverse preoccupazioni sollevate dagli agenti, oltre all’ingresso delle banche Unicredit Subito Casa e Intesa Sanpaolo nell’intermediazione immobiliare, c’è il Ddl Concorrenza. “Un domani – sottolinea Righi – gli istituti di credito, oltre a detenere i nostri dati e i nostri portafogli, si potrebbero impossessare anche del nostro patrimonio immobiliare personale e potrebbero indirizzare i prezzi di mercato”.

 

“Questa è una deregulation, non è certo una liberalizzazione o una semplifcazione. Così l’immobiliare rischia una vera e propria dittatura della finanza. E’ questo il pericolo che corriamo oggi. In Italia – prosegue Righi – le liberalizzazioni sono sempre fatte a favore di pochi, per quelle grandi famiglie imprenditoriali che rappresentano una piccola comunità. A chi giova il Ddl concorrenza? Non certo agli agenti immobiliare perché  non è concorrenza. La concorrenza si fa alla pari e noi agenti immobiliari non abbiamo paura degli istituti di credito, pur non avendo gli stessi mezzi delle banche”.

“Molti colleghi – conclude Righi – hanno il coraggio di dire che la nostra battaglia contro alcune banche è una battaglia di retroguardia. Si sbagliano perchè  il futuro è  li ed oggi anche altre realta’ associative di categoria sono al nostro fianco”.

Anche i rappresentanti delle Associazioni della Proprietà immobiliare ribadiscono ancora una volta come l’emergenza abitativa sia ancora oggi una questione aperta: “siamo dovuti intervenire per rispondere al sindacato inquilini, che chiedeva l’ennesima proroga del blocco degli sfratti, rimandando alla proprieta’ lo svolgimento di compito che invece dovrebbe svolgere le autorità pubbliche. Ma sappiamo bene come si comportano i Comuni sull’emergenza abitativa. I diritti dei proprietari sono violati ogni giorno e bisogna fare squadra tra noi per tutelarli”.

La tassazione immobiliare:  l’Imu e la Tasi, che nel 2014 hanno comportato versamenti per ben 25 miliardi, contro i 9 che pesava l’Ici fino al 2011, nel 2015 raggiungeranno i 26 miliardi. Si tratta di un livello non più sopportabile per il comparto immobiliare, soprattutto se si considera che la fiscalità locale italiana è di natura puramente patrimoniale. Questi dati dobbiamo farli conoscere a tutti visto che ai più sono poco conosciuti”.