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L’Europa continua a renderci la vita difficile!

000penaleestinzionemutuoI diritti di chi sottoscrive un mutuo rischiano di fare un passo indietro di 10 anni per il recepimento in Italia della Direttiva europea sui mutui, scattato con la legge del 2 luglio che dovrà essere resa operativa entro il 21 marzo 2016 attraverso un decreto. Si rischia di reintrodurre la penale sull’estinzione anticipata e di mettere in crisi il mercato delle surroghe, la portabilità gratuita dell’ipoteca per trasferire un mutuo da una banca a un’altra a condizioni migliori che nei primi mesi dell’anno “vale” il 60% delle erogazioni.

Un passo indietro di 10 anni sui diritti dei clienti

Nel 2007 infatti il decreto Bersani eliminò gradualmente la penale a carico dei clienti per l’estinzione anticipata dei mutui, un balzello che riduceva la concorrenza e la mobilità dei clienti tra le banche perché poteva costare sino al 6% del capitale residuo per i contratti a tasso fisso. Ora il recepimento di una norma “armonizzatrice” a livello comunitario nella legislazione italiana afferma che “gli Stati membri possono prevedere che il creditore abbia diritto, laddove giustificato, a un indennizzo equo e obiettivo per gli eventuali costi direttamente connessi al rimborso anticipato” del mutuo.

Possibile per le banche chiedere di sottoscrivere investimenti “a garanzia”

Inoltre la direttiva prevede che al mutuo, oltre alle polizze danni e Cpi, possano essere collegate richieste di apertura di conti correnti, conto di deposito, prodotto di investimento o piani pensionistici “finalizzati” a garantire le banche sul rimborso del mutuo: si reintroducono cioé forme di “bundling” tra prodotti finanziari che contrastano con un decennio di legislazione sulla trasparenza bancaria e finanziaria italiana che è andata proprio verso la separazione delle offerte di prodotti finanziari.