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Il “Re” è nudo!

piazza-fermo9Non sappiamo dire ora se le attività messe in campo dall’assessore Torresi saranno premiate da successo. L’impresa è ardua, i problemi da affrontare annosi e la crisi di alcuni comparti, come quello commerciale non aiuta. Un risultato immediato è stato però colto. L’assessore e il sindaco hanno mostrato fermezza e determinazione verso il vuoto cosmico di quanti pretendono ancora di ergersi a paladini e rappresentanti di chissà chi e che cosa, nascondendo come è emerso chiaramente dalla ricostruzione degli incontri fatta dall’assessore, scopi reconditi che nulla hanno a che fare con il commercio, il centro storico il destino della città. C’è ancora, in città, appunto, chi veste a seconda delle occasioni costumi diversi, in rappresentanza di fantomatiche sigle, associazioni, squadre sportive, pro loco, sindacati vari, pretendendo di dire la propria opinione, senza che venga mai dico mai avanzata una proposta, che non sia opportunamente utile ad una delle “sigle” rappresentate. Ora il gioco, riuscito con le amministrazioni precedenti è giunto al termine. L’assessore, giustamente ha ributtato la palla nel campo avverso volendo vedere quali e quanti sono i giocatori, quali maglie indossano, per quale squadra militano, chi sono gli eventuali sponsor, anche sulla stampa dove trovano troppo spesso spazio, rispetto al vuoto cosmico di cui sono portatori.  Torresi opportunamente chiede al suo interlocutore/controparte, “parli sempre al plurale, ma quali sono queste parti che pretendi di rappresentare?” Appare quanto mai opportuna l’iniziativa dell’amministrazione comunale, qualunque sia il risultato, per il quale come abbiamo ricordato in più occasioni occorre uno sforzo corale, a livello progettuale e di coinvolgimento di più realtà non solo territoriali, interessate al rilancio della città. Appare come dicevamo giusto coinvolgere tutti, al di sopra e al di fuori delle sigle, spesso simulacri di un glorioso passato. Sentire tutte le voci, le proposte, i progetti se ci sono, per poi fare una sintesi. Anche se rimaniamo convinti della necessità di affrontare in maniera globale tutte le problematiche, individuando un obiettivo finale al quale devono concorrere tutte le ipotesi messe in campo, per il centro storico, per le strutture pubbliche da valorizzare, per i comparti commerciale e artigianale da rilanciare, per i percorsi artistici e museali da approntare, per la ricettività da ripensare ed anche per le infrastrutture da innovare o realizzare in funzione proprio del progetto complessivo e della visione in prospettiva della città. Il resto sono vuote chiacchiere, pretesa di mantenere una rendita di posizione, pretesa non suffragata da fatti, dati, proposte, progetti, utili solo e soltanto ad ottenere il solito osso da spolpare di volta in volta con sigle diverse. Forse un’epoca è finita. Il Re è nudo, difronte alla scelta dell’assessore e del sindaco di parlare con tutti. Con tutti quelli che hanno qualcosa da dire e non solo cartelli appesi, etichette vuote, in un profluvio di sigle, associazioni, società, cooperative, pro loco, in un inestricabile ginepraio dove aleggia il conflitto di interessi e non solo…………………

ARES