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Banca Marche sequestri di beni a ex dg

000mbianconiANCONA – Venti conti correnti, partecipazioni societarie, due abitazioni a Bologna, una a Parma e due a Roma, tra cui la palazzina di via Archimede ai Parioli, intestata a una società riconducibile ai familiari dell’ex dg di Banca Marche Massimo Bianconi. Ammontano a circa 15 milioni di euro i sequestri eseguiti dal Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Ancona, su delega della Procura dorica, nelle Marche, in Puglia, in Emilia Romagna e nel Lazio sui beni mobili, immobili e conti correnti di Bianconi e due imprenditori nell’ambito dello stralcio dell’inchiesta sul buco milionario di Banca Marche.

I sequestri, in parte riguardanti presunti profitti di reato e in parte preventivi per equivalente, sono stati disposti per due fatti specifici per i quali Bianconi e i due imprenditori sono stati raggiunti contemporaneamente dall’avviso di chiusura delle indagini. Corruzione tra privati l’accusa ai tre indagati. Al centro di entrambi gli illeciti presunti guadagni ottenuti da Bianconi per aprire linee di credito a favore dei due imprenditori. All’ex dg di Banca Marche è stato sequestrato l’immobile ai Parioli insieme a contanti per un valore di circa 310 mila euro.

Intanto prosegue l’inchiesta madre su Banca Marche, arricchita da nuove contestazioni per nuovi episodi emersi nel corso dei complessi accertamenti che non si sono ancora conclusi. Nel fascicolo principale sarebbero stati iscritti nuovi indagati.