Tra scienza e social data
La fisica è l’ unica vera scienza; tutto il resto è collezione di francobolli».
Ernest Rutherford (premio Nobel per la chimica nel 1908)
L’invadenza di Big Data quanto sta cambiando il nostro vivere quotidiano? Scienze assolute come la su
richiamata fisica danno ancora risposte univoche ed assolute? Gli studi più recenti dicono che nel cervello
che sono già fissati «l’ orientamento sessuale, il livello di aggressività, il carattere, la religione», quindi tutto
quello che ci succede sarebbe già prefissato, una riedizione del mitologico fato o dei libri del tempo così
presenti nelle saghe nordiche e non. Ma quando diamo, spesso frettolosamente, il nostro consenso alla
raccolta dati da parte dei vari players nel modo di Big Data, da Facebook a Google, passando per Twitter e
tantissimi altri, quando potere cediamo in mano a sconosciuti monopolisti?
Stando a quanto dichiarato da Google riescono a prevedere l’epidemia dell’influenza solo analizzando la
parola digitata sul web, l’uso della punteggiature o di una grammatica diversa nella costruzione delle frasi
evidenzia una diversa personalità. Sembra quasi lieve gossip, ma se un’azienda commissionasse una ricerca
di personale basata sulla necessità di avere personale particolarmente estroverso e quindi le chat
divenissero materia premiante o meno come la metteremmo? Klout è già un aggregatore di popolarità
derivante dal successo sui social, pur accusato da più parti per la scarsa affidabilità dei dati forniti e
soggetta a forte restyling ultimamente, resta un mezzo per l’assunzione in azienda, se hai successo sui
social e sei un influencer hai più possibilità di ottenere un impiego di successo.
L’analisi fatta da parte dei Data Miners può incidere in maniera dirompente, per quanto silenziosa, nella
nostra vita, sapere dove si sta sviluppando l’influenza vuol dire poter indirizzare le cure ed i vaccini nell’area
di contagio prima dei concorrenti. Un’analisi accurata può mostrare il cambiamento di opinione della massa
e quindi mutare i comportamenti della politica riguardo la materia oggetto. Marketing e ricerche di
mercato possono trarre grande vantaggio dalle scienze sociali, la pubblicità mirata è basata sulla vostra
attività raccolta con reti a strascico cui nulla sfugge. L’influencer marketing diventa una serie di 0 e 1 che
vanno a computare le abitudini dei consumatori, ma se fino a poco tempo la raccolta era appannaggio del
pubblico, ora è il privato a fare il profiling dei cittadini, il 1984 di Orwell sta arrivando a grandi passi?
MAURIZIO DONINI