66 Consiglieri regionali a giudizio per spese non legate all’attività politica
ANCONA La procura di Ancona ha chiuso l’inchiesta sulle presunte spese pazze per 1,2 milioni del Consiglio regionale fra il 2008 e il 2012, chiedendo il rinvio a giudizio di tutti i 66 indagati, 61 politici e 5 funzionari. Gli assessori che rischiano il processo sono Moreno Pieroni (del Psi-Uniti per le Marche), assessore alla Cultura e Turismo, e l’assessore all’Ambiente Angelo Sciapichetti (Pd). I magistrati hanno chiesto il giudizio anche per l’ex governatore Gian Mario Spacca, l’ex presidente del Consiglio regionale Vittoriano Solazzi, entrambi eletti con il Pd ma poi passati a Marche 2020, l’ex consigliere e attuale segretario regionale del Pd Francesco Comi, vari consiglieri rieletti nella nuova legislatura.
I reati ipotizzati sono peculato o concorso in peculato, per spese ritenute non congrue con l’attività istituzionale: pranzi e cene con sostenitori, onomastici e compleanni festeggiati con i familiari, rimborsi chilometrici taroccati, consulenze, regali di Natale, ricariche telefoniche e stampe di manifesti. Migliaia gli scontrini passati al setaccio dalla Guardia di finanza di Ancona, in un’inchiesta cominciata nell’ottobre del 2012, con le prime acquisizioni documentali condotte dalle Fiamme gialle nei palazzi della Regione.