Maternità chiuse, proteste davanti alla sede della Regione
Si infiamma il clima intorno alla chiusura dei punti nascita decisa dalla Giunta Regionale alcune settimane orsono.
Con slogan pesanti – «assassini», «ladri», «parassiti» – 300-400 cittadini dei comitati nati in difesa degli ospedali di Fabriano, Cagli, San Severino Marche, Osimo, ma anche abitanti di Fossombrone, Matelica, Sassoferrato, Genga, Serra San Quirico, stanno manifestando davanti alla sede del Palazzo delle Marche, in piazza Cavour ad Ancona, dove è riunita la commissione consiliare Salute. Protestano contro la chiusura dei punti nascita sotto i 500 parti l’anno, dei punti di primo intervento e in generale contro il piano di riordino della rete ospedaliera.
Qualcuno scandisce «chi non salta è Ceriscioli» sulle note di Bella ciao, mentre le forze di polizia tengono sotto controllo la situazione del traffico, pesantemente rallentato. Alla protesta partecipano anche alcuni sindaci, e una delegazione è stata fatta entrare da poco nel palazzo.