La corriera torna di gran moda!
Torna la corriera! potrebbe essere il remake di un film, mentre è lo scenario che da nord a sud investe il nostro Paese con una concorrenza sempre più serrata al treno. Il numero dei passeggeri, senza distinzioni da nord a sud e viceversa sono in numero sempre maggiore grazie ai prezzi decisamente concorrenziali, servizi a bordo, flessibilità, numerosità dei collegamenti. Sembrerebbe un paradosso dopo gli enormi investimenti nella rete ferroviaria ad alta velocità, ma purtroppo questa rete è per ora confinata al collegamento di alcune grandi città, mentre l’Italia è un Paese complesso. Se infatti sono relativamente facili i collegamenti longitudinali, quando si tratta di attraversare gli Appennini tutto diventa più lungo e complesso. Anche l’Alta velocità purtroppo, eccezion fatta per la Roma-Milano, i guadagni orari, grazie ad una rete infrastrutturale più avanzata non sono straordinari rispetto all’auto o alla vecchia corriera. E la vecchia corriera ha oramai in dotazione i confort più moderni, distributori di snack e merendine, caffè, prese elettriche, wi-fi, toilette, sedili comodi, confortevoli e soprattutto tariffe straordinariamente convenienti. L’arrivo delle compagnie low cost, Megabus, Flixbus, Eurolines, Italobus, accanto alle compagnie tradizionali, Marino, Baltour, Simet, Venus Linne, per non parlare delle nostrane Eurobus, Marche Linee, Linea due Mari, hanno fatto tornare di moda la corriera, in particolare tra i pendolari. Così le autostazioni sono sempre più affollate, le corse da e verso le grandi città sono sempre più frequenti e le tariffe sempre più accattivanti. Un viaggio tra Napoli e Firenze della durata di sette ore di viaggio costa 15 euro, ma acquistando in anticipo su internet si possono trovare biglietti a prezzi stracciati. La corriera torna utile in particolare per i collegamenti con le città dove il treno non arriva, così da Reggio Emilia Italobus irraggia una serie di collegamenti con le città satellite dell’Emilia Romagna e non solo, poi c’è Matera dove c’è la stazione ma non il treno. Inoltre anche dove il treno c’è ed anche con una frequenza altissima, le corse dei bus sono affollate, l’esempio più eclatante è quello della Napoli-Roma-Milano-Torino. Le corse notturne sono le più richieste ed affollate anche in conseguenza della riduzione degli Intercity notte, ma si pone sulla lunga distanza forse un problema ambientale, gli autobus sono nella maggior parte dei casi Euro 6, ma la loro numerosità e frequenza certo apportano un contributo all’inquinamento ambientale maggiore di un treno a trazione elettrica.
r.p.