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Genocidio silenzioso

elena-fattori“Se io volessi essere malvagio, se volessi mettere in ginocchio l’umanità, spruzzerei su tutto il suo cibo del glisofato, poi diffonderei nell’aria dell’alluminio e, se questo ancora non fosse sufficiente, aggiungerei ancora un po’ di alluminio nei vaccini. In questo modo posso riuscire a rendervi tutti quanti stupidi e, nell’arco di due o tre generazioni, vi porterei all’estinzione. Mi occorrerebbero ancora, per conseguire tale obiettivo, determinate frequenze elettromagnetiche di cui mi servo per bloccare i vostri enzimi responsabili della disintossicazione. Sono proprio esattamente queste frequenze quelle che provengono dai ripetitori della telefonia mobile. Se io fossi maligno, affermerei che dietro tutto questo dev’esserci un gruppo intelligente di scienziati molto, molto malvagi ed di politici. Poiché, però, non sono cattivo, ritengo che si tratti solo di coincidenze”. D. Klinghardt

Nel novembre 2015 il medico tedesco Dietrich Klinghardt ha denunciato senza mezzi termini la geoingegneria clandestina. La sua denuncia è avvenuta nell’ambito di una conferenza delle Giornate Internazionali “Hellinger Tage International”. Il sito nogeoingegneria ha meritoriamente pubblicato la traduzione dell’intervento, premettendovi una presentazione dello specialista, le cui credenziali sono indiscusse, ed alcune notevoli riflessioni. Visto lo spessore di quanto acquisito ed affermato dal Dottor Klinghardt, con il fine di dare la massima risonanza possibile alle sue parole, abbiamo deciso di riassumere i concetti salienti, molti dei quali sono conferme di ciò che segnaliamo da anni.

• Il Dottor Klinghardt vede nel letale binomio alluminio-glisofato, erbicida usato nell’agricoltura industriale, una letale sinergia utile per un drastico, benché progressivo sfoltimento della popolazione mondiale. La combinazione alluminio-glisofato è micidiale per i neuroni. Ecco perché le persone sono sempre più malate, sempre più stupide.
• I campi elettromagnetici, soprattutto, quelli della telefonia mobile (ed il wireless n.d.r.), inibiscono nell’organismo gli enzimi responsabili della disintossicazione.
• L’inquinamento ambientale è all’origine di quasi tutte le patologie più o meno gravi: i danni si estendono alle varie generazioni.
• Su alcuni velivoli della Boeing sono installati dispositivi atti alla dispersione di particolato metallico. Una potente multinazionale, leader nel settore agroalimentare, sarebbe la committente di questi impianti.
• Il valore stratosferico (1500 volte superiore al limite di 0.5 microgrammi/litro) di alluminio trovato nei campioni di latte materno, di suolo, di neve, di pioggia è DESTABILIZZANTE per ogni essere vivente sul pianeta.
• Secondo lo specialista, gli Stati coinvolti nelle attività di geoingegneria clandestina sarebbero 42. Se consideriamo che nel mondo gli Stati sono 196, 42 paesi equivale a più del 20 per cento. Esclusi i microstati e le nazioni del Quarto e Quinto mondo, si ottiene una quota piuttosto significativa a riprova che le operazioni sono, se non globali, comunque molto diffuse.
• Clamorosa dimostrazione di quanto sia contaminato l’ambiente è il caso, a mero titolo di esempio, delle mucche norvegesi che si rifiutano di brucare l’erba dei pascoli, a seguito delle irrorazioni, ossia quasi sempre. Questa testimonianza si collega a quanto anni fa ci riferì un allevatore del Nord Italia: il suo bestiame era riluttante a nutrirsi dell’erba bagnata dalle piogge chimiche.
• Esiste qualche composto che può rivelarsi utile per disintossicare l’organismo, anche se – non è una coincidenza – negli Stati Uniti è stato presto proibito, perché l’infernale governo vuole che la popolazione sia debole ed inferma.
• La stragrande maggioranza degli scienziati accademici per paura o per interesse (il classico piatto di lenticchie) coopera con i criminali ideatori dell’avvelenamento planetario.
• E’ in atto uno sterminio, un lento, ma inesorabile genocidio perpetrato dalle sedicenti élites: è necessario prendere coscienza di questa situazione.

Ringraziamo l’amico Prank dalla cui postilla abbiamo tratto spunto per questa epitome.

Fonte: nogeoingegneria.com