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Corte dei Conti: “Spending review parziale insuccesso”. Troppo ottimista

spesa_pubblicaLa spending review è un «parziale insuccesso» anche per la poca conoscenza delle diverse categorie di spesa, e ha posto «solo sullo sfondo il tema essenziale dell’interrelazione con la qualità dei servizi». Così il presidente della Corte dei Conti Raffele Squitieri all’inaugurazione dell’anno giudiziario. Il contributo non deriva solo da efficienza e razionalizzazione ma «da operazioni assai meno mirate di contrazione, se non di soppressione, di prestazioni rese alla collettività».

«In un quadro prospettico di finanza pubblica che impone ancora di trovare spazi per correzioni non marginali della spesa, anche allo scopo di consentire di affrontare la questione complessa del carico fiscale» nei prossimi anni «i margini di risparmio dal lato delle spese potrebbero rivelarsi limitati». Così il presidente della Corte dei Conti Raffaele Squitieri sottolineando che dall’avvio della crisi sul fronte del taglio della spesa si sono ottenuti «risultati importanti a livello di dati aggregati».

«In un quadro prospettico di finanza pubblica che impone ancora di trovare spazi per correzioni non marginali della spesa, anche allo scopo di consentire di affrontare la questione complessa del carico fiscale» nei prossimi anni «i margini di risparmio dal lato delle spese potrebbero rivelarsi limitati». Così il presidente della Corte dei Conti Raffaele Squitieri sottolineando che dall’avvio della crisi sul fronte del taglio della spesa si sono ottenuti «risultati importanti a livello di dati aggregati».

«I margini di flessibilità acquisiti in sede europea sono interamente utilizzati nella manovra di finanza pubblica per il 2016» e «in tal modo si mantiene il profilo discendente del deficit nei conti pubblici che, tuttavia, assume una cadenza più rallentata».

«Le illegalità trovano nella complessità e nella moltiplicazione delle leggi spazi più fertili per fare presa, piuttosto che presidi od ostacoli al loro diffondersi». Così il presidente della Corte dei conti Raffaelle Squitieri, secondo il quale «l’efficiente funzionamento della macchina della giustizia, quale strumento principe di contrasto all’illegalità, costituisce un elemento decisivo per contribuire allo sviluppo e alla crescita del Paese».

«La soluzione metodologica prospettata dalla Corte ed accolta dalla Commissione europea comporterà un recupero di risorse di importo prevedibilmente significativo». Così il presidente della Corte dei conti Raffaele Squitieri all’inaugurazione dell’anno giudiziario. Tali risorse recuperate ammontano a 88 mln. Si tratta dei risultati di un audit effettuato dalla Corte con il Mef nel corso del 205 che ha riguardato la metodologia di calcolo di rimborsi e compensazioni ai fini della determinazione della risorsa propria dell’Iva dovuta all’Europa dall’Italia.