Da Infolampo: Camusso sui subappalti – Sanità stravolta la delega
Camusso, subappalto senza limiti così stravolta la delega
Intervista del segretario generale della Cgil, Susanna Camusso sul quotidiano ‘La Repubblica’
» Appalti: Cgil, importante varo nuovo codice, ora attenzione a lavoro e diritti
«Temiamo lo stravolgimento delle norme sul subappalto che ora potrebbe arrivare ad una moltiplicazione senza limiti. Ci chiediamo il perché di questo improvviso cambiamento, rispetto a un confronto parlamentate sulla legge delega andato in tutt’altra direzione. Se il testo finale confermerà le nostre preoccupazioni, non solo il settore delle costruzioni si condanna a una pericolosa frammentazione, ma i lavoratori rischiano precarietà, minore sicurezza e qualificazione». Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, accoglie con stupore il nuovo codice degli appalti.
Segretario, la riforma non le piace? «Assolutamente giusto farla. Non c’è dubbio che ci fosse bisogno di una semplificazione. Ma con una finalità: quella di riportare a legalità il sistema degli appalti».
Così non è? «Come sempre commentiamo annunci senza testo. Ma continuiamo ad avere segnalazioni di uno stravolgimento delle delega votata dal Parlamento. E cioè lavoro in subappalto senza freni, limitazioni della responsabilità solidale tra appaltatore e subappaltatore, condizioni peggiori per i lavoratori. Quando invece dovremmo avere maggiore rispetto dei contratti e più sicurezza».
Non ci saranno più gare al massimo ribasso, però. «Ci auguriamo che sia così. E che valga anche per i call center di Poste ed Enel, visto che stanno facendo proprio gare al massimo ribasso, violando le regole volute da Palazzo Chigi e mettendo a rischio 8 mila lavoratori. Su questo abbiamo una gigantesca preoccupazione, specie per il Sud».
Il ministro Delrio assicura che ci saranno controlli a monte per i subappaltatori. Le basta? «Io non penso che andrà così. E’ una norma sbagliata perché frammenta un mondo, quello degli appalti edili, già molto spezzettato. E tutte le volte che si frammenta, le prime cose che vengono meno sono la qualificazione professionale, la specializzazione, la sicurezza, la retribuzione dei lavoratori. Proprio quando ne avremmo più bisogno. Continua l’operazione di caricare i costi sui lavoratori e peggiorare le condizioni».
L’occupazione però è migliorata. O no? «Ha avuto qualche segno positivo, innegabile. Figlio però di una mole di denaro investita che avrebbe probabilmente creato più lavoro, se usata diversamente. Ci sono state stabilizzazioni, soprattutto di collaboratori. Ma 110 mila partite Iva sono scomparse: il sospetto che siano diventate voucher è legittimo. Nella stagionalità interi pezzi di lavoro sono sprofondati nel sistema
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“Sanità da sempre oggetto del malaffare
Il presidente dell’Autorità in audizione in commissione Igiene e Sanità del Senato a tutto tondo sui fenomeni corruttivi che avvolgono il comparto. Piani di prevenzione: “Non sono strumenti etici ma di tipo organizzativo”. Su farmacie e infiltrazioni mafiose: “Non sono sorpreso”. E poi getta la spugna sui prezzi di riferimento: “Competenza dev’essere affidata ad altri”.
“La sanità è da sempre uno dei settori oggetto del malaffare e anche di gruppi affaristici legati alla criminalità organizzata”. Il presidente dell’Autorità Anticorruzione Raffaele Cantone rimarca in audizione in commissione Igiene e Sanità tutti i pericoli che si annidano nel comparto anche se ribadisce la sua diffidenza alle stime numeriche che “non hanno nessun carattere scientifico” e poi rileva come “la normativa Severino è tsato un cambiamento epocale ma forse vissuto con la logica di pensare più al messaggio che al risultato”.
Introdotto dalla presidente Emilia Grazia De Biasi il presidente Anac ha dapprima ricordato come in questi anni insieme ad Agenas, sia con il direttore generale Francesco Bevere e ancor di più con la D.ssa Lucia Borsellino, si sia lavorato su linee guida ad hoc per la sanità con “la novità che la valutazione del rischio e delle aree è stata fatta da esperti che sono in grado di individuare i possibili interventi”.
Durante l’audizione molti i temi trattati anche attraverso le sollecitazioni dei senatori Dirindin, D’Ambrosio Lettieri, Maturani, Bianco e Romani. In primis quello degli appalti dove è previsto il potere di commissariamento delle realtà per cui sono stati accertati fatti corruttivi, per singolo appalto. “Questo strumento ci consente di intervenire sul singolo specifico appalto ed è stato esteso ad aziende in regime di accreditamento. Abbiamo richiesto il commissariamento dell’Ospedale Israelitico di Roma. E altro giorno si è avviato il commissariamento due appalti in Lombardia, che è stato richiesto direttamente dal presidente della Regione”.
Il presidente ha affrontato anche l’annosa questione deiprezzi di riferimento per gli acquisti rimarcando però come “è stato più volte espresso come non fosse opportuno che questa competenza fosse affidata ad Anac, dev’essere affidata ad altri”. In ogni caso Cantone ha detto che l’Autorità stiamo lavorando sui prezzi di riferimento sulle pulizie ospedaliere. In ogni caso il “sistema è difficile. A tavolino sembra perfetto ma nella pratica non funziona. Ci sono molti ricorsi che sono stati accolti dal tar. Per un dispositivo medico abbiamo dovuto cambiare, per alcuni millesimi, i prezzi già 4 volte”. A destare problemi è infatti il sistema dei percentili: “è un meccanismo da affinare e presenteremo una proposta di modifica al parlamento”.
Altro capitolo quello dei Piani di prevenzione che molto spesso sono stati “copiati”. “Non è uno strumento etico ma di tipo organizzativo. Il Piano non consentirà più ai dirigenti di dire non lo sapevo, non me ne ero accorto, non avevo capito”. Per quanto riguarda gli adempimento ricordato come “dal punto di vista formale la sanità è la più virtuosa nella Pa” ma nella sostanza le cose sono diverse.
Sul fatto che il sistema di regole a contrasto della corruzione sia eccessivo Cantone si dice “favorevole ad una logica di semplificazione e devo dire che linee guida in materia di sanità vanno in questa direzione”. Cantone ha poi precisato che bisogna “rimuovere gli oneri burocratici e in questo senso plaudiamo a legge madia che semplifica oneri del decreto 33 e introduce il Foia (Freedom of information act). Qualunque cittadino potrà chiedere qualunque atto ma dobbiamo consentire a pa il tempo per adeguarsi”
Una battuta anche sul recente caso d’infiltrazione mafiosa nelle farmacie. “Non sono meravigliato che nel settore delle farmacie ci sia infiltrazione criminale. In base alla mia pregressa attività di magistrato da sempre nel meridione questo fenomeno si è verificato, soprattutto nei periodi d’oro delle farmacie. Questo è tema è di grande rilevanza e va fatta una riflessione. Non credo però che si tratta di un tema di liberalizzazione ma è una questione di controllo”.
Un riferimento anche alle attività funerarie. “è un problema rilevante. Ma perché non prevedere l’iscrizione delle ditte a white list o di escludere chi è raggiunto da interdittive antimafia. È uno dei più grandi affari gestito dalla criminalità organizzative. I sistemi certificazione e qualità non riescono ad intervenire e il livello di evasione fiscale è elevato”.
Il presidente dell’anticorruzione ha poi rivelato come siano allo studio con Agenas “attività ispettive mirate nelle aziende sanitarie” per verificare il rispetto degli adempimenti. Poi un riferimento alle vicende lombarde: “Segnalano che i problemi nella sanità ci sono come l’emergere della complicata questione degli accreditati”.
Infine Cantone ha parlato del Ddl Responsablità professionale e in special modo delle Linee guida che se