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Nomisma avverte 2016 crescita Pil sotto le attese

310x0_1407321204028_rainews_20140806123230294(Teleborsa) – “L’economia italiana ha mostrato un progressivo indebolimento nel corso del 2015 e la congiuntura internazionale lascia presagire che anche l’anno in corso sarà caratterizzato da crescita modesta”. E’ questa l’amara constatazione di Andrea Goldstein, Managing Director di Nomisma, che commenta l’odierna stima Istat del dato sul PIL, che al netto delle giornate lavorative ha segnato un modesto aumento dello 0,6%. Da sottolinea che i dati di oggi non vanno confusi con quelli diffusi il primo marzo che, sulla base della metodologia applicata ai fini di Maastricht, accreditano il paese di una crescita dello 0,8% lo scorso anno. Secondo l’Istituto di ricerca economica, il PIL è “ben distante cioè dai livelli necessari per riportare velocemente il paese” sui livelli pre-crisi. Quello che suscita più preoccupazione – si sottolinea – è la decelerazione della crescita nel quarto trimestre del 2015, che è stata di un modesto 0,1% rispetto al trimestre precedente (una volta corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato).  La variazione acquisita per il 2016 è pari a +0,2% – la metà dell’effetto di carry-over che la Germania ha già messo in saccoccia. “Per il momento il contributo della domanda estera netta rimane positivo, anche se di poco (0,1%), ma negli ultimi mesi si moltiplicano i segnali di un rallentamento globale. Anche i focolari d’incertezza geopolitica suscitano crescenti preoccupazione, dal Medio Oriente al Brexit, passando per il fronte meridionale dell’Eurozona”. “Bando all’ottimismo di circostanza in chiave pre-elettorale – sottolinea Goldstein – per l’Italia è il momento di intensificare il ritmo delle riforme strutturali, efficientare la spesa pubblica e riavviare gli investimenti pubblici e privati”.