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INRCA, UN INCONTRO CON PADRE ALBERTO MAGGI PROMOSSODALL’ASSOCIAZIONE CUORE VIVO

CUOREVIVOUn incontro per raccontare la malattia, ai confini della vita: un viaggio attraverso la guarigione,

tra paura e speranza, da parte di chi ci è passato in prima persona. Della propria esperienza

come malato grave ne ha parlato padre Alberto Maggi, nell’ambito della conferenza

organizzata dall’Associazione Cuore Vivo Onlus, presso la facoltà di Economia dell’UnivPm.

L’obiettivo? Riflettere su un argomento tabù come la morte, tema spesso ignorato ma che

permette una riflessione sui valori più autentici dell’esistenza. All’incontro, erano presenti il

Direttore Generale Gianni Genga e Roberto Antonicelli, Responsabile Cardiologia Inrca e

Presidente Associazione Cuore Vivo, la cui sede si trova presso l’Ospedale della Montagnola.

“Le malattie non si combattono solo dentro gli ospedali – ha detto Antonicelli – e con

conferenze come queste vogliamo, oltre a sensibilizzare sulle malattie di cuore, che sono la

prima causa di mortalità in Italia,  anche offrire un punto di vista diverso”. Un’occasione per

riflettere su come i servizi offerti debbano includere anche la dimensione umana oltre a quella

sanitaria.

Nell’ambito della conferenza Padre Alberto Maggi, del Centro Studi Biblici “Vannucci” di

Montefano, ha parlato del libro “Chi non muore si rivede”, nel quale racconta la sua esperienza

di malato, per quasi tre mesi in bilico tra la vita e la morte, vissuta però con serenità e

umorismo.

Da questa esperienza, unita agli studi della bibbia, il teologo ha sviluppato una propria visione:

la morte non va contrapposta alla vita, ma alla nascita: due aspetti di un’unica esistenza, che

non viene distrutta ma trasformata. “Come si nasce una prima volta – ha detto – così c’è una

seconda nascita: non si muore quindi, si nasce due volte”.

Ancona, 8 Aprile 2016