INRCA-OSIMO: PROSEGUE L’INTEGRAZIONE CON IL CORSO SULL’USO DEGLI
Procede il percorso di integrazione operativa tra l’Inrca – Istituto di Ricovero e Cura a
Carattere Scientifico per Anziani – e l’ospedale di Osimo-Asur AV2. Con l’obiettivo di favorire
l’integrazione delle funzioni e delle competenze del personale verso la nuova struttura unica
l’Inrca organizza il corso “Uso ragionato degli antibiotici”, il 28 aprile all’Auditorium Inrca e
l’11 maggio presso l’ospedale di Osimo. Rivolto a tutte le professioni sanitarie, il corso mira a
migliorare l’appropriatezza nell’utilizzo degli antibiotici all’interno del contesto ospedaliero,
attraverso un approccio multidimensionale.
“Un’iniziativa congiunta tra le due strutture – puntualizza il direttore generale Gianni Genga –
a sostegno concreto del progetto di integrazione e a forte valenza strategica: l’utilizzo
inappropriato degli antibiotici e il conseguente rischio clinico è un tema di assoluta centralità
nelle strutture sanitarie”.
Il corso, rivolto a tutte le professioni sanitarie, affronta diversi aspetti: dagli approcci
differenziati al paziente ospedalizzato e residenziale, alle strategie per contrastare le infezioni.
“Ci sono diversi elementi da considerare – spiega Letizia Ferrara, responsabile scientifica del
corso – prima di prescrivere un antibiotico, tra cui l’età e le caratteristiche del paziente,
l’effettiva esistenza dell’infezione, a volte solo presunta, e il livello di resistenza del batterio”.
In caso di organismi particolarmente resistenti ad esempio, “è possibile combinare diversi
farmaci antibiotici che, grazie ad associazioni sinergiche, assicurano una rapida risoluzione
dell’infezione, riducendo i costi gestionali”. Strategie fondamentali, dato che negli ultimi 15
anni non sono stati introdotti sul mercato nuovi agenti antibatterici, e l’ultima classe di
antibiotici è stata scoperta negli anni Ottanta.
Le resistenze batteriche, pur essendo un fenomeno naturale, sono incentivate da un uso
scorretto degli antibiotici. “Conoscerle – sottolinea Roberta Ganzetti, una delle direttrici del
corso – è fondamentale per i medici che lavorano in ospedale, dove la somministrazione del
trattamento in molti casi avviene tempestivamente ma non sempre in maniera mirata”.
Quali sono le pratiche da evitare?
Tra i comportamenti più dannosi che contribuiscono a sviluppare le resistenze c’è l’abitudine a
fare uso degli antibiotici per trattare infezioni virali, o assumerli in modo diverso dalle
prescrizioni, a dosi inferiori o per un tempo differente da quello consigliato. L'Italia è uno dei
paesi europei che usa più antibiotici. Anche il fenomeno della resistenza batterica è tra i più
elevati.
Ancona, 28 Aprile 2016