La strage di Orlando, ANDDOS: “Vittime sulla coscienza di molti politici”
La strage di Orlando: per l'Associazione Nazionale ANDDOS contro le Discriminazioni ci sono
inequivocabili responsabilità della classe politica. “Queste vittime sono sulla coscienza di molti
politici che non fanno altro che fomentare sentimenti di odio contro le persone LGBTI”.
C'è adesso grande preoccupazione anche in Italia per il clima di discriminazione che si respira. Di
omofobia si continua a morire. Ma questo terribile epilogo è sono solo la punta dell’iceberg di un
fenomeno di odio, violenze ed emarginazioni: l’orientamento sessuale è ancora oggi uno dei motivi
principali di sofferenza per molte persone che devono evitare di essere escluse, derise, mortificate,
umiliate, picchiate. E, purtroppo, ancora uccise in molte parti del mondo. Non solo in Florida.
“Giusto sabato a Roma festeggiavamo la gioia di vivere con un pride colorato, allegro, pacifico
con uomini, donne , trans, giovani e meno giovani, famiglie tradizionali e non con bambine e
bambini – afferma il presidente nazionale Mario Marco Canale dell'ANDDOS – invece alle 02,00
negli Stati Uniti, in un locale gay di Orlando, un americano di origini afgane ha deciso di privare
della vita ad oltre 50 persone solo perché non condivideva il loro orientamento sessuale. Ci
chiediamo: era solamente l'odio di uno squilibrato verso la comunità LGBTI , oppure un terrorista
mussulmano, seguendo la pista islamista, visto le sue origini, che voleva ripulire il mondo dai gay o
entrambi? Sono convinto che la responsabilità di questi morti la devono sentire sulla loro coscienza
in primis tutte quelle persone, in particolare modo coloro che siedono nei parlamenti e quelli che
parlano a nome e per conto di Dio, che fomentano ogni giorno odio nei confronti della nostra
comunità, asserendo che noi siamo un pericolo per la società, per le famiglie tradizionali, che
siamo malati, peccatori incalliti, che inquiniamo il loro tessuto sociale sano e candido come lino
steso al sole. Piango e mi stringo forte a tutte quelle persone che hanno perso la vita solo perché
diversi da quello che qualcun altro voleva che fossero. Piango per tutti quei genitori che non
potranno più rivedere i propri figli, per i loro compagni e i loro amici. Ma, con le stesse lacrime,
continuo con determinazione a lottare contro tutte quelle persone che, pensando di essere migliori
di noi, vogliono vederci spaventati e rassegnati nel silenzio. La nostra indignazione, invece, fa tanto
rumore. In nome della libertà, del rispetto e del riconoscimento del valore delle persone al di là
della razza, del credo religioso, della fede politica e dell’orientamento sessuale. L'immediata
condanna a questa strage ed il pieno sostegno a tutte le persone vittime di discriminazioni da parte
del presidente Barack Obama sono un segnale forte ed importante agli occhi del mondo intero”.
“Qualsiasi forma di discriminazione è un delitto alla dignità umana – sottolinea l'avvocato
Antonio Bubici – l'inadeguatezza di una certa classe politica sta mettendo in pericolo la sicurezza
delle persone lgbt, quando invece dovrebbero essere attuate strategie operative per riconoscere
dignità e rispetto a tutte le espressioni della sessualità in una dimensione di serena inclusione
sociale”.
Marco Tosarello
Ordine Giornalisti Lazio – Tessera n. 154360
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