Mancini resta in carcere!

Scontata, si può ben dire, la decisione del Tribunale del riesame sulla conferma della carcerazione preventiva per Mancini. Dopo il clamore mediatico, la “montatura” del caso ad opera e arte di quanti avevano “interesse” ad alzare i toni e coinvolgere sapientemente personalità istituzionali, ben liete di togliersi di dosso la pressione mediatica di altre e ben più dirette vicende di malapolitica, non ci si poteva aspettare altro al momento. Per giorni e giorni, con la colpevole partecipazione di certa stampa pseudo democratica, si è sbattuto il mostro in prima pagina e si è criminalizzata una città e un territorio, senza alcun approfondimento, senza porsi l’obbligo di chiedere ai “testimoni” presenti la loro versione dei fatti. D’altro canto come contraddire la sentenza emessa repentinamente dal Supremo, avallata da Grasso, Boldrini, il Ministro dell’Interno che scende a Fermo e convoca un Comitato per l’Ordine e la Sicurezza con presenza “irrituali” e si accetta e sottoscrive la versione degli ultras dell’accoglienza i quali successivamente rincareranno la dose dopo la cerimonia funebre, costringendo le autorità a sorbirsi un sermone non previsto e sconfessando di fatto l’operato del Vescovo. Per quanto ancora vogliamo andare avanti di questo passo?  Forse chi di dovere, più che proporre onorificenze mal riposte, potrebbe accendere un faro e verificare se il polverone alzato non servisse a celare bel altre realtà e situazioni.

ARES