“Festa del mare”, omaggio ai Caduti e Padella gigante dell’Adriatico
Domenica prossima 14 agosto torna il tradizionale appuntamento della “Festa del
mare”, con l’omaggio ai Caduti e la Padella gigante dell’Adriatico. Il programma
della manifestazione, particolarmente sentita dalla cittadinanza, si apre alle ore 16.45
con la santa messa negli spazi interni del mercato ittico.
Alle 17 è prevista l’accensione, in piazza Napoli, della Padella gigante dell’Adriatico
e la seguente distribuzione di pesce fritto e vino Passerina Doc offerto dalla Cantina
Di Ruscio.
Alle ore 17.30 sarà possibile salire a bordo delle imbarcazioni disponibili per l’uscita
in mare ed il lancio della corona di fiori in memoria dei Caduti. Alle ore 18, seguirà
l’apertura nella zona Sud della città del “Mercatino delle tipicità artigianali”.
In serata, alle ore 21, il luna park “Carbonini” (zona Sud del lungomare Gramsci)
proporrà attrazioni a un euro e, alle 21.30, concerto con musica degli anni ’70-’80 del
gruppo Gasoline. La giornata si chiuderà a mezzanotte con lo spettacolo pirotecnico
sul mare
Dopo anni di abbandono e non utilizzo, l’Amministrazione comunale fin
dall’insediamento ha inteso recuperare l’antica tradizione investendo nel suo
ripristino: oggi la Padella gigante torna ad essere un momento centrale dell’estate
sangiorgese e di forte richiamo per i turisti. L’edizione del 2015 è stata al pari delle
fortunate edizioni del passato.
“La Festa del mare è un momento che vivo sempre con estrema emozione –
afferma l’assessore alla Pesca Catia Ciabattoni – Non è un caso uno dei primi
atti del mio Assessorato è stato quello di rimettere in funzione la Padella
gigante, con tutto l’aspetto evocativo relativo alla cultura, alle tradizioni della
nostra città che essa rappresenta anche in memoria di coloro che l’hanno voluta
e utilizzata in passato come importante veicolo di promozione turistica.
Abbiamo vissuto con disagio le problematiche che la nostra marineria ha subito,
in questi ultimi mesi, in relazione al mancato dragaggio. Voglio in merito
sottolineare che l’azione dalla politica locale è stata totale e che essa non può
farsi carico di una eccessiva burocratizzazione legislativa né degli obblighi di
altri. Possiamo con certezza garantire alla nostra nostra marineria la possibilità
di rientrare in porto nel brevissimo periodo. Il dragaggio da mesi atteso
inizierà nelle prossime settimane. Ad esso ne seguirà un ulteriore, che ha visto
già effettuato il trasferimento economico dalla Regione e che permetterà la
transitabilità del nostro canale di accesso al porto come mai avvenuto negli
ultimi anni. Viviamo quindi questa bellissima festa con armonia e con il giusto
tributo nei confronti di coloro che al mare hanno dato tanto e non ci sono più.
Padella gigante, numeri da Guinness
La padella ha numeri da Guinness dei primati: pesa 45 quintali, il manico misura 8
metri, il diametro 5 metri; al suo interno vengono versati circa 1000 litri di olio,
portato ad una temperatura di 180° da 32 becchi con 100 fuochi ognuno, sviluppando
360.00 kcal/h. In circa tre ore vengono fritti 20 quintali di pesce, con l’impiego di
decine di volontari, impegnati a svolgere il lavoro di infarinatura, frittura e
distribuzione.
La Padella gigante può vantare di aver portato il nome di Porto San Giorgio in varie
località italiane ed anche estere, come la Germania, l’Austria e la Svizzera.
La Festa del mare vuole ricordare un fatto accaduto nel 1795, quando i pescatori del
luogo proclamarono uno sciopero contro i “paroni” delle barche che non intendevano
aumentare la paga, nonostante i continui aumenti dei prezzi del grano: gli uomini
decisero di non andare in mare fino a quando il Governatore della vicina Fermo non
avesse imposto prezzi più bassi per i generi alimentari di prima necessità e i padroni
non avessero aumentato il salario. In quella occasione i capi della protesta,
preoccupati dalle conseguenze sui bilanci familiari dell’interruzione del lavoro,
proposero di unire le riserve alimentari di tutte le famiglie e di consumarle insieme,
sulla spiaggia. Per questo fu ordinata la costruzione di un’enorme padella adatta per
servire la moltitudine di paesani; dopo qualche anno la situazione si risolse e il lavoro
riprese ma la tradizione della Padella gigante è rimasta.
12 agosto 2016