Al Trave è di nuovo frana
(Ansa)ANCONA – Continua a sfaldarsi la falesia del Trave e ieri pomeriggio la scarica di massi, accompagnata da una nube di polvere, ha ricordato a tutti gli appassionati del Conero quanto sia pericoloso avventurarsi nel tratto di litorale proibito o avvicinarsi troppo a riva. Per fortuna quando poco prima delle 15 si sono staccati macigni dal costone vicino allo scoglio di Caldarola, tra il Trave e Mezzavalle, in spiaggia non c’erano bagnanti e le due barche alla fonda si tenevano a distanza di sicurezza. La frana, arrivata fino al mare, ha richiamato l’attenzione anche di un gruppo di escursionisti che avevano affittato una barca per una gita alle Due Sorelle.
La suggestione dei luoghi continua a richiamare bagnanti in una zona dove esattamente da vent’anni un’ordinanza della Capitaneria di porto vieta di fermarsi, passare a piedi, fare il bagno o anche solo accostarsi troppo in barca. La sera del 12 luglio scorso una scarica di pietre aveva colpito un bambino di otto anni che insieme al papà era arrivato dalla provincia di Frosinone per godersi la spiaggia del Trave: se l’era cavata con una ferita alla testa e una ammaccatura alla scapola, ma aveva rischiato grosso.