Riforma costituzionale: un incontro per capire cosa cambierà per le imprese
Riforma costituzionale: il tema è attualissimo e fortemente dibattuto. In linea con la mission
associativa, la CNA Provinciale di Macerata è al fianco di artigiani e imprenditori per offrire
un’occasione per comprendere un passaggio che sarà fondamentale per la società ma anche per
l’economia dei territori. CNA Macerata organizza, per il prossimo venerdì 9 settembre, alle ore
18, nella sala riunioni della sede di via Zincone 20, il convegno dal titolo “La Riforma
Costituzionale e il rapporto Stato – Regioni”.
“Obiettivo di questo incontro – riferisce il Presidente Ligliani – è dare la massima e più chiara
informazione circa i contenuti dei quesiti del referendum cui saremo chiamati a partecipare,
andando a verificare, nel concreto, cosa potrebbe cambiare per il mondo artigiano, le imprese e
per i lavoratori con l’approvazione o meno delle riforme costituzionali”.
Ad aprire l’incontro il Presidente Provinciale Giorgio Ligliani, al quale seguiranno gli interventi
dell’avvocato Simone Calzolaio, ricercatore di diritto costituzionale all’Università degli Studi di
Macerata, dell’onorevole Irene Manzi, segretario della Commissione Permanente Cultura, e
dell’onorevole Emanuele Lodolini, componente della Commissione Bicamerale Affari
Costituzionali.
Quali potrebbero essere dunque le conseguenze oppure i nuovi scenari che si apriranno per il
mondo economico e produttivo?
Spiega Ligliani: “Con la modifica del Titolo V della Costituzione i parlamentari decisero per una
linea “federalista”, dando più autonomia agli enti locali che potevano decidere sulla maggior parte
delle questioni amministrative: strade, scuole, lavoro, formazione, servizi sociali, attività
produttive e molto altro. Se da un lato si è consentita una maggiore vicinanza delle scelte politiche
al territorio, la frammentazione della normativa ha generato forti differenze di comportamento tra
enti regionali. La ricaduta sull’artigianato è presto detta, con le normative che variano da regione
a regione: tintolavanderie, estetica ed acconciatura, marchi di qualità dei prodotti, turismo, solo
per fare qualche esempio. L’agenda della Corte Costituzionale è intasata da conflitti d’attribuzione
Stato-Regioni che non accennano a scemare: ciò causa incertezza, danneggiando le scelte di
investimento delle imprese, il potenziale occupazionale, l’economia.”.
L’Ufficio Stampa Macerata, lì 07 settembre 2016