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Qualcuno si vergogni!

J0VGNAIMAmedeo Mancini resta in carcere, si potrebbe dire una notizia non notizia, tanto era scontata. La giustificazione ufficiale è l’assenza di braccialetti elettronici disponibili, mentre si fa sapere il parere favorevole dei giudici alla scarcerazione. Ora premesso un fatto inconfutabile, forse Mancini senza il clamore mediatico e il massacro al quale è stato sottoposto e con una maggiore attenzione alle testimonianze, non sarebbe neppure dovuto andare in carcere, bensì forse ai domiciliari. Ci spiega qualcuno per quale motivo costantemente il Mancini viene indicato a seguito del reato per il quale è imputato come ultrà della Fermana calcio? E’ forse un’aggravante? Mancini è un bullo, un arrogante, fors’anche un cretino perdi tempo con il gusto della provocazione, di certo non razzista, per il fatto che il nostro non saprebbe neppure cos’è il razzismo, quello vero, come non lo sanno molti dei suoi accusatori. Oggi, difronte all’ennesimo paradosso, la mancata scarcerazione del Mancini, qualcuno ha il coraggio di fare autocritica, di chiedere scusa.  Chiediamo troppo? Qualche ministro della Repubblica, qualche ministro del culto, qualche personalità istituzionale subito fiondatasi sull’accaduto con la verità in tasca non dovrebbe fare un passo indietro, molto indietro. No! Tutto tace, anzi qualcuno s’avanza a salvatore del reietto, dopo averlo spedito senza se e senza ma alla carcerazione preventiva e massacrato mediaticamente una città!  Cos’ha da dire il Vescovo Conti di certi suoi collaboratori ed eventualmente della pietà cristiana, del tema del perdono, dell’accanimento infine verso un povero Cristo finito suo malgrado in un meccanismo più grande di lui. Di certo dietro si intravedono scenari assai interessanti, l’aggettivo “ultra” calcistico” è servito in un primo momento a collegare episodi tra loro lontani anni luce, le bombe contro le chiese, ma erano davvero contro le chiese? E sull’altro versante un altro pseudo ultrà protagonista di “un’aggressione” ad un extracomunitario. Ci pare di ricordare tra le altre cose come un paio di settimane prima dell’arresto dei presunti bombaroli, qualcuno faceva a mezzo stampa esplicito riferimento agli ambienti ultrà calcistici come responsabili degli episodi criminosi, come faceva ad essere così precisamente informato? Siamo certi dell’operato della procura e del Procuratore Seccia, molti aspetti verranno a galla e saranno chiariti, per la giustizia e per una opinione pubblica disorientata e perplessa.

ARES